3. Un meraviglioso archivio biologico da studiare e conservare

Da un osso del cranio o del bacino, o magari da un dente, ricercatrici e ricercatori dell’Eurac Research di Bolzano, dove si studiano resti umani scheletrici o mummificati di diverse origini e diverse epoche, possono ricavare moltissime informazioni di una persona, come il sesso, l’età, la dieta o le malattie di cui soffriva. Un potenziale informativo oggi disponibile anche grazie a tecnologie sempre meno invasive. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

Om Podcasten

Cosa possono raccontarci la mummia di una ragazzina di 4.000 anni fa, un calco di gesso di Pompei, o un oggetto appartenuto alla vittima di un naufragio nel Mediterraneo? Attraverso l’osservazione e lo studio dei resti umani, antichi e moderni, archeologi, antropologhe, genetiste e conservatori museali ricostruiscono l’esistenza, l’identità e le abitudini di donne, uomini e bambini, per comprendere meglio come eravamo e come siamo. Ma ci fanno anche interrogare su quanto sia giusto prelevare campioni di ossa per la ricerca o mostrare al pubblico ciò che rimane di quelle spoglie.Una serie del Museo Egizio, scritta e condotta da Giulia Alice Fornaro, e prodotta da Piano P.