Scarponi, piccozza e ramponi

La storia evolutiva degli attrezzi e dei mezzi tecnici che ci permettono di praticare attività outdoor in montagna è lunga e dettagliata, ma potrebbe essere interessante coglierne gli effetti e la presenza nella letteratura  e nelle arti.In principio era l’Alpenstock!Un lungo bastone ferrato in punta, buono a cacciare marmotte e mantenere l’equilibrio sui pendii.Per anni e anni fra settecento e ottocento è stato utilizzato per le prime ascensioni dei ghiacciai europei, in coppia con martelli o mazze appuntite che servivano a scavare letteralmente dei gradini su cui camminare.È da queste prove ed esperienze che nasce la piccozza, che oggi ha materiali più leggeri e forme più futuristiche, ma da sempre rientra negli stemmi e nelle illustrazioni come simbolo di potenza, fino ad arrivare ai giorni nostri in film e videogame, vedi "Tomb Raider".Ulteriori estensioni simboliche dell’alpinista che si trovano in quasi tutte le raffigurazioni dall’inizio del ‘900 ad oggi, sono sicuramente i chiodi da roccia e i moschettoni.Questi oggetti, all’inizio visti con grande riluttanza dai cosiddetti “pionieri” dell’alpinismo perchè li consideravano un qualcosa che poteva snaturare il profondo senso di una scalata, divennero però in seguito sempre più popolari, tanto da diventare affascinanti e addirittura familiari.Anche lo scarpone e in particolare quello chiodato è citato in opere popolari come canzoni e poesie, a volte questi “ferri del mestiere” possono acquisire il significato simbolico dei ricordi e una sensazione di conforto, a volte invece, possono raccontare storie pericolose e spaventose.

Om Podcasten

Le croci di vetta servivano ad esorcizzare cime e ghiacciai considerati opera del demonio, il barilotto di brandy dei cani San Bernardo è l’invenzione di un pittore inglese dell’800, la stella alpina simbolo di intere nazioni europee proviene in realtà dall’Asia centrale.La montagna come la conosciamo oggi è stata letteralmente costruita dalla nostra cultura. Questo podcast si chiama “Alpigrafismi”, è scritto e narrato da Andrea Bettega e vi racconta tutto quello che è iconico e simbolico riguardo la montagna, analizzando scritti, raffigurazioni artistiche e cultura pop. Andrea Bettega è un Illustratore e designer vicentino, realizza contenuti visivi per brand, aziende ed editoria. Innamorato delle terre alte fin da piccolo, ne ricerca e studia l’iconografia tra un trekking e l’altro.Nel 2022 apre il blog “Alpigrafia”, che raccoglie tutto ciò che è comunicazione visiva e arte relativa alla montagna: dai poster di promozione turistica alle incisioni antiche, ai manifesti e opuscoli tecnici dei club alpini fino agli adesivi dei rifugi o degli hotel delle località montane.https://www.instagram.com/alpigrafiahttps://www.instagram.com/bettegaandrea/Alpigrafismi è prodotto con il supporto del quotidiano online "L'Altramontagna", le musiche originali sono composte ed eseguite da Nicola Cipriani e Brad Myrick.https://www.ildolomiti.it/altra-montagnahttps://www.instagram.com/nicolabradmusic/