4 - Sfornare eccellenze

Per molti studenti italiani, più che un’esperienza di crescita, l’università è una sfida di resistenza, tra esami mnemonici, docenti privi di formazione pedagogica e dinamiche di baronato. Mentre all’estero la didattica valorizza il confronto e la pratica, in Italia si accumulano nozioni impartite solo frontalmente, con valutazioni che si giocano in poche ore e mancanza di attività utili a sviluppare le capacità relazionali che nascono dal rapporto umano. Molti studenti finiscono per sentirsi soli e soffocati in un sistema rigido, dove persino chiedere aiuto sembra un’ammissione di fallimento. Ma quanto dovrebbe cambiare il sistema universitario per essere meno autoreferenziale e più vicino alle esigenze degli studenti? Per aver prestato la voce alle testimonianze di questa puntata, si ringrazia Davide Vecchi.

Om Podcasten

L’università è spesso raccontata come uno dei periodi più belli della vita: un momento di crescita, scoperta e indipendenza. Ma è davvero così? Per molti studenti, quegli anni si trasformano in un’esperienza difficile, segnata da ansia, senso di inadeguatezza e una pressione costante legata alle aspettative accademiche e sociali. Non è raro sentire storie di ragazzi che, pur di non deludere genitori e amici, arrivano a mentire sugli esami sostenuti o sui voti ottenuti, trascorrendo intere giornate con il peso di un percorso che sembra sempre più difficile da portare avanti. Alcuni riescono a chiedere aiuto, mentre altri si chiudono in un silenzio che può diventare insostenibile, fino ad arrivare ai casi di suicidio che passano alla cronaca. Ma delle cause di tutto ciò, non si parla mai. È l’università italiana a essere il problema, o è solo il palcoscenico di un disagio generazionale più ampio? Attraverso il racconto di studenti, psicologi, psichiatri, rettori e professori delle più importanti università italiane, cercheremo di capire cosa sta succedendo e perché sempre più giovani vivono l’esperienza universitaria con fatica, spesso senza trovare il supporto di cui avrebbero bisogno. Ogni giovedì, due episodi. Scritto e raccontato da Mario Messina e Gianluca Grimaldi Sound design di Stefano Tumiati Fonico di studio Alessandro Levrini Una produzione di Factanza Media