3. Il dott. Livingstone, suppongo

Gli esploratori, nel XIX secolo, sono delle vere e proprie star internazionali. E tutto il mondo trepida per la sorte di David Livingstone, dato per disperso in Africa da tre anni. Lo ritrova, in un incontro che passerà alla storia, Henry Morton Stanley, che acquista in tal modo fama planetaria, al punto da essere assunto di lì a poco da re Leopoldo II del Belgio perché esplori il cuore del “continente nero” e gli procuri una colonia personale: cosa che Stanley fa, senza tanti scrupoli, raggirando centinaia di capi locali che induce a firmare contratti di concessione secolare delle proprie terre al monarca belga e alle compagnie nazionali bianche. Lo sfruttamento delle risorse naturali (soprattutto il caucciù) che ne consegue è estremo e le vessazioni sulle popolazioni locali disumane. Quando le notizie al proposito cominciano a circolare, grazie anche alla satira di Mark Twain, i danni sono ormai fatti, ma l’opinione pubblica mondiale ne è scioccata.

Om Podcasten

Raccontare la storia del Congo è un modo per gettare luce su una parte di storia mondiale, quella africana, che pochi conoscono. Ma è anche un modo per aprire uno spiraglio su una vicenda, per alcuni aspetti, di ancor più ampio respiro legata al significato e all'evoluzione dell'appartenenza a una dimensione umana – quella dei ‘neri' – che presenta infinite sfumature. Eppure, la riscoperta dell'identità ‘nera' trova sorprendenti momenti di intersezione a distanze oceaniche: il movimento per la difesa dei diritti black in America si intreccia con i tentativi di recupero delle radici nere della storia africana. Ne viene una storia avvincente e drammatica, che passa attraverso lo sfruttamento europeo delle terre africane, l'ipocrisia delle versioni di comodo offerte dai bianchi (ancora oggi nei notiziari), i sit-in dei ragazzi neri nei perbenisti Stati Uniti degli anni '60, il velleitario progetto di Mobuto per un grande Zaire, gli enormi interessi economici che ruotano attorno alle risorse minerarie africane…