Staging: sembrava un omicidio

Talvolta chi fa staging fa sembrare l'omicidio... un omicidio. Solo che prova ad addossarne la responsabiltà ad altri, anche ignoti. Magari un rapinatore particolarmente violento - la classica "rapina finita male" - o un serial killer o un assassino "venuto da fuori" o "da lontano". Insomma. Qualcun altro. O qualcun'altra.Lo staging, in questi casi, è più che altro verbale, il o la killer tende a depistare le indagini fornendo testimonianze fasulle. Può capitare che sulla scena del crimine lasci falsi indizi così da portare gli investigatori a credere qualcosa di diverso, spesso screditando la vittima: è stata uccisa perché era nel giro della droga o della prostituzione. Quando invece non è affatto vero. Cristina Brondoni racconta gli staging in cui l'omicidio pare proprio un omicidio.

Om Podcasten

Serial killer e non solo. Un podcast a base di crimine e scienza in cui si alternano le voci di Sara Uslenghi, giornalista e Cristina Brondoni, criminologa e scrittrice. Chi sono i cattivi? Come si comportano? E perché si comportano così?L'assassino o l'assassina arriva a uccidere perché ha premeditato il tutto, o perché ha avuto un moto di rabbia che l'ha spinto o spinta a un gesto inconsulto quanto definitivo. Le storie di assassini e assassine, dei loro crimini e un'analisi delle motivazioni.