Alan SHEARER al GENOA ||| Lo SCHERZO più crudele di sempre
Da una parte una tifoseria in subbuglio, dall’altra una pioggia di smentite. In un giorno di giugno del 2004, con il mercato teoricamente ancora sonnecchiante, a svegliare tutti dal torpore ci pensa Il Secolo XIX, lo storico quotidiano di Genova. La notizia è di quelle in grado di scuotere il calciomercato nazionale anche se riguarda una squadra che in quel momento milita in Serie B: il Genoa, che nella stagione precedente ha chiuso al quindicesimo posto nel campionato cadetto in quello che era stato il primo anno di presidenza di Enrico Preziosi, è pronto ad annunciare l’arrivo di Alan Shearer, prossimo ai 34 anni, ma pur sempre reduce da una stagione da 22 gol in Premier League, secondo nella classifica dei marcatori del campionato inglese soltanto a una stella internazionale come Thierry Henry. Ma com’è possibile? Enrico Preziosi è un personaggio picaresco, un uomo che a 30 anni aveva fondato, nel garage di casa, la Giochi Preziosi, ottenendo un successo smisurato fino a mettersi in società con Silvio Berlusconi. Quella nel Genoa è la sua terza avventura nel mondo del calcio: anzi, la quarta, se si considera il ruolo di azionista di minoranza nella Carrarese. Arriva soprattutto dalle due esperienze al Saronno e al Como, lasciato con un addio a dir poco tumultuoso dopo averlo riportato in Serie A per mettere le mani sul Grifone appena retrocesso in Serie C1 e, nel giro di qualche mese, tornato in B grazie allo scossone provocato dal caso Catania. Ora immaginatevelo stanco, dopo una giornata di lavoro e di telefonate relative al mercato del Genoa: è a casa, l’unica cosa di cui sente la necessità è un po’ di relax. Ma intorno alle dieci di sera riceve una chiamata dalla sua addetta stampa. “Mi disse che il Secolo XIX stava chiedendo conferma di un presunto accordo che avevamo trovato con Alan Shearer. Le dissi di riferire al giornale che era tutto vero: contratto triennale, avrebbe giocato con il Genoa. Mi era sembrato uno scherzo divertente: mai avrei pensato che lo mettessero in prima pagina” Nasce così, un po’ per noia, un po’ per divertimento, una delle storie di mercato più assurde che il calcio italiano abbia mai dovuto maneggiare. I giornalisti del Secolo XIX, forti di una conferma che più diretta non si può, lasciano che la storia faccia il suo corso. Per dirla con le parole di Fabrizio De André, una notizia un po’ originale non ha bisogno di alcun giornale. E così, con il passare delle ore, vola veloce di bocca in bocca, fino ad arrivare in Inghilterra. Alan Shearer, in quegli anni, è un monumento del Newcastle e un totem della Premier League: a fine carriera i gol segnati dal 1992, anno del passaggio dalla First Division al nuovo torneo, saranno 260. In quel momento sono solamente, si fa per dire, 243. Il Newcastle ha appena chiuso la stagione al quinto posto e ha raggiunto la semifinale di Coppa Uefa. E tutti i media inglesi si chiedono come sia possibile un affare del genere. Su quali basi, per il club e per un giocatore di questo calibro? Il club smentisce, l’ex capitano dell’Inghilterra cade dalle nuvole. “Ho letto di questa notizia, ma è totalmente falsa. Mi rimane un solo anno da calciatore, il mio unico obiettivo è riuscire finalmente a vincere qualcosa con il Newcastle, che ha i migliori tifosi del mondo. Considererei di lasciare solamente se Bobby Robson mi dicesse che non sarò un titolare nella prossima stagione”