Alessandro Del Piero ||| Storia di una bandiera
Stiamo dominando. Palo di Gilardino, traversa di Zambrotta: tutto nel giro di 90 secondi. Stiamo schiacciando i tedeschi in casa loro, a Dortmund, dove la Germania non ha mai perso nella sua storia, e Lippi decide che è il momento di osare: al minuto 104 fuori Perrotta e dentro Alex Del Piero, la quarta punta insieme a Gilardino, Totti e Iaquinta. Del Piero si sistema subito nella sua zona preferita, sull'esterno sinistro, e aspetta fiducioso che il pallone... arrivi. E siccome in mezzo al campo detta legge Andrea Pirlo, il pallone arriva. Sono le stesse zolle dello stesso prato su cui undici anni prima, il 13 settembre 1995, il 20enne Alex da San Vendemiano aveva segnato il primo gol “alla Del Piero” su suolo internazionale, in faccia al numero 3 del Borussia, uno dei più irriducibili mastini in circolazione in Europa: Jurgen Kohler, ex juventino. E il tavolo è apparecchiato per ripetere la stessa giocata, in faccia a un altro numero 3, Arne Friedrich, tra l'altro molto meno spigoloso di Kohler. Ma sono passati undici anni, Del Piero ha 31 anni, è entrato da meno di due minuti ma gli manca lo spunto, la freschezza nelle gambe, non riesce nemmeno a tirare. Troppi muscoli? Troppa polvere? Forse come sempre ha ragione Fabio Capello, che ormai ne ha fatto una riserva della Juventus, solo 17 partite da titolare nel campionato appena concluso, e poi panchine su panchine? Forse Alex Del Piero deve rassegnarsi all'autunno? Poche ore prima, nel tardo pomeriggio di quello stesso 4 luglio 2006, è andata in scena la requisitoria dell'accusa nel processo di primo grado a Calciopoli: e il procuratore federale Stefano Palazzi ha chiesto che la Juventus venga retrocessa in serie C1, con sei punti di penalizzazione. Si respira l'aria pesantissima della fine di un'era, e il dolore e la fatica di quei giorni pesano di più, se sei da anni il capitano di quella Juventus. Basta questo per giustificare quel mancato spunto? Forse no, forse stiamo facendo troppa poesia: in fondo Del Piero con la Nazionale se n'è sempre rimasto un po' in disparte, mai capitano, oscurato prima da Baggio, poi da Totti, senza più nemmeno la numero 10, e soprattutto senz'aver mai vinto niente. Però aspettiamo. Perché dovete sapere che una volta, Marcello Lippi ha detto: “Per buttare giù Del Piero, non basterebbe una mandria di tori”.