Pendolari di guerra: una stazione, due mondi

Nella stazione polacca di Przemyshel l'Europa cambia volto. Dallo spazio delle opportunità e dei problemi quotidiani che toccano la Polonia come tanti dei nostri paesi, si entra invece in quello della guerra, che modifica le prospettive e trasforma la vita di chi ne viene coinvolto. Persino la stessa stazione di frontiera assume un aspetto diverso. Da una parte l'edificio neo-barocco per chi viaggi verso l'Europa, dall'altra un basso edificio squadrato ben poco curato dalle autorità locali. Tra questi due punti, tra loro distanti forse duecento metri passa la vita di tanti "pendolari" dell'ultima guerra europea.

Om Podcasten

Evgheny, volontario della prima ora e veterano a 33 anni, non ha dubbi: combatterà e lo farà fino all’ultimo. Ma combatterà per i fratelli d’armi, per quelli che ancora ci sono nella rubrica del suo telefono, ma che ormai non possono più rispondere. Due anni di guerra cambiano le persone e cambiano un paese. Cambiano però anche le motivazioni di chi combatte e di chi non vorrebbe più farlo. L’inverno più buio è quello dell’Ucraina, che osserva il mondo voltarsi altrove e fare i conti con l’idea della sconfitta. È da qui che riparte il racconto in podcast di Gigi Donelli che torna sui luoghi della guerra a due anni dal suo tragico inizio. Perché ormai è il tempo dei conti e del disincanto, delle paure e delle nuove decisioni da prendere. Tra la capitale e le immense campagne innevate, cinque nuovi episodi di "Destinazione Ucraina" con la voce degli ucraini che tornano a parlare delle loro speranze e delle loro paure.CREDITI:Destinazione Ucraina - L'inverno più buio di Gigi DonelliProducer Riccardo PoliCoordinamento editoriale Alessandra Scaglioni