19 giugno - Le aziende che conquistano i giovani globetrotter

Come si fa ad attirare e trattenere la Generazione Z, quella dei nati tra il 1998 e il 2012, ormai nota anche come quella che cambia lavoro ogni due anni? La risposta a questa domanda è la più difficile per i manager delle aziende, siano esse piccole, medie o grandi. Anche perché è una generazione che segue molto meno i brand, non scende tanto a compromessi e mette in cima alle aspettative l’assetto valoriale del posto di lavoro. E quindi temi come l’attenzione all’ambiente, alla sostenibilità sociale, alla conciliazione vita lavoro, alla parità di genere, all’inclusione.La classifica di Great place to work ha analizzato i dati di oltre 3.500 collaboratori appartenenti alla Generazione Z e ha individuato le prime 20 società, piccole medie e grandi che hanno raggiunto il punteggio massimo.Ne parliamo con Beniamino Bedusa, presidente Great place to work Italia.Autotrasporti: previdenza integrativaI Responsabili di EBITRAL (ente bilaterale dei trasporti e della logistica creato dall’unione fra esponenti della Fai, Federazione autotrasportatori italiani, di Bergamo e delle organizzazioni sindacali Filt-Cgil, Fit- Cisl e Uiltrasporti territoriali) hanno attivato iniziative di sensibilizzazione ai lavoratori nel settore autotrasporto sul tema della previdenza integrativa.Ne parliamo nella prima parte della puntata con Renato Lorenzi - Fit CISL, Membro del direttivo Ebitral.

Om Podcasten

Debora Rosciani e Mauro Meazza sono i "Due di denari", la carta giusta da giocare per rendere più semplici la gestione dei risparmi, i rapporti con il fisco e la burocrazia, la comprensione dei movimenti di Borsa, del mondo del lavoro, dei diritti dei consumatori. Sono davvero tanti gli aspetti della finanza personale che è bene approfondire, perché toccano da vicino gli aspetti più importanti delle nostre vite. Ogni giorno, su Radio 24, in questo spazio vengono affrontati con l'aiuto degli ospiti più competenti, uno sguardo costante all'attualità e i microfoni aperti agli ascoltatori. La cifra, da sempre, è quella dell’"autorevoleggerezza": un linguaggio chiaro e diretto, alla portata di tutti. Se possibile, strappando un sorriso.