22 gennaio - Parliamo di lavoro

Dal 1° gennaio 2025 occorrerà prestare la massima attenzione agli strumenti di pagamento utilizzati per le spese, non solo da imprese e professionisti, ma anche dai loro dipendenti, in caso di trasferta. Per vitto, alloggio, viaggio e trasporto mediante autoservizi pubblici non di linea è infatti necessario effettuare il pagamento con strumenti tracciabili. Diversamente scatta l’indeducibilità del costo in capo all’impresa datore di lavoro (anche ai fini Irap) e la tassazione per il dipendente in quanto considerata retribuzione. I movimenti in contanti riferiti ai rimborsi in questione saranno, perciò, penalizzati due volte. A prevederlo sono alcune misure inserite nella legge di Bilancio. Ne parliamo con Michela Magnani, Commercialista e Revisore Contabile, esperta Sole 24 ORE.Il 16 gennaio è stato presentato il sesto Rapporto annuale sul lavoro domestico a cura dell’Osservatorio Domina, che delinea il quadro attuale in Italia per il lavoro di colf, badanti e babysitter. Complessivamente, tra lavoratori e datori di lavoro, il settore conta 1,7 milioni di persone censite dall’Inps. Applicando il tasso presunto di irregolarità, il numero di persone coinvolte supera i 3,3 milioni. 5,4 miliardi di spesa delle famiglie sfuggono a Fisco e Inps, per una componente irregolare che sarebbe pari al 47%. Ci colleghiamo con Lorenzo Gasparrini, segretario generale di Domina, Associazione Nazionale Famiglie Datori di Lavoro Domestico.

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Debora Rosciani e Mauro Meazza sono i "Due di denari", la carta giusta da giocare per rendere più semplici la gestione dei risparmi, i rapporti con il fisco e la burocrazia, la comprensione dei movimenti di Borsa, del mondo del lavoro, dei diritti dei consumatori. Sono davvero tanti gli aspetti della finanza personale che è bene approfondire, perché toccano da vicino gli aspetti più importanti delle nostre vite. Ogni giorno, su Radio 24, in questo spazio vengono affrontati con l'aiuto degli ospiti più competenti, uno sguardo costante all'attualità e i microfoni aperti agli ascoltatori. La cifra, da sempre, è quella dell’"autorevoleggerezza": un linguaggio chiaro e diretto, alla portata di tutti. Se possibile, strappando un sorriso.