Il potere dei più buoni

Nel 2001 al DAMS di Torino Gaber presenta il suo album La mia generazione ha perso, progetto con cui ha scelto di tornare alla discografia tradizionale dopo una lunghissima assenza. Questo ritorno è dovuto in parte anche al peggiorare della sua salute, che non gli consente di portare fisicamente in scena uno spettacolo. Durante l’incontro Gaber riflette sul tema della bontà e polemizza con un certo tipo di volontariato a suo parere più legato al racconto del sé rispetto ad una reale volontà di fare del bene disinteressato, e afferma: "servirebbe smettere di sentirsi sempre delle brave persone". La puntata si chiude con due testimonianze di eccezione: la prima, raccolta nel 2012 da Alessandra Scotti, è quella del cantautore Samuele Bersani, che ricorda di essere rimasto folgorato fin da bambino dall’immaginario del signor G. La seconda invece proviene da una persona che ha conosciuto Gaber molto da vicino: Ornella Vanoni. La sua intervista è stata realizzata da Massimo Bernardini nel 2011.

Om Podcasten

Giorgio Gaber è stato un artista e un intellettuale unico e in questo podcast per la prima volta abbiamo il piacere di sentire le sue riflessioni sul suo straordinario percorso artistico senza alcuna mediazione. Il protagonista di ogni puntata di "E pensare che c'era il pensiero" infatti è proprio il Signor G che attraverso delle interviste d’epoca e degli incontri pubblici commenta il suo repertorio scritto insieme a Sandro Luporini portandoci a scoprire aspetti inediti e sorprendenti del loro lavoro. A concludere le puntate alcuni protagonisti indiscussi della cultura e dello spettacolo si mettono in dialogo con l’artista attraverso le testimonianze raccolte dalla Fondazione Gaber. Il risultato è una suggestiva conversazione rispetto ai temi della puntata che parte nel passato ma diventa più attuale che mai. Il podcast è prodotto dalla Fondazione Gaber per Intesa Sanpaolo On Air.