Ep.0: Note di regia

Per chi ne avesse bisogno abbiamo scritto un breve glossario per aiutare a comprendere al meglio le storie che racconteremo. Per agevolare la consultazione, abbiamo pensato di elencare le definizioni in ordine alfabetico, così che sia facile cercarle in qualsiasi momento. Lo trovi nella descrizione di questoe Falangi Libanesi, con la complicità dell'esercito israeliano, di un numero di civili compreso fra 762 e 3500, prevalentemente palestinesi e sciiti libanesi nel quartiere di Sabra e nel campo profughi di Shatila, periferia ovest di Beirut.Al Fatah: Movimento politico palestinese fondato negli anni ’50, oggi parte dell’Autorità Palestinese e in opposizione a Hamas.Colonialismo d’insediamento: Modello coloniale in cui i coloni stabiliscono comunità permanenti espropriando e sostituendo le popolazioni indigene.Fiume Litani: Il Litani è un importante fiume libanese lungo più di 140 km. Attraversa la pianura della Bekaa e sfocia nel Mar Mediterraneo, a nord di Tiro.Guerra civile: Nel contesto palestinese e regionale, si riferisce a conflitti interni che hanno ulteriormente complicato le dinamiche del territorio.Hamas: Movimento politico e militare palestinese, fondato nel 1987, che governa la Striscia di Gaza dal 2007. Riconosciuto come organizzazione terroristica da alcuni Stati, ma anche sostenuto da una parte della popolazione palestinese.Hezbollah: Organizzazione politico-militare sciita libanese, sostenuta dall’Iran, spesso coinvolta nel conflitto arabo-israeliano.IDF: Forze di difesa israeliane sono l'insieme delle forze armate (esercito, marina e aviazione) dello Stato d'Israele.IOF sta per Israeli Occupation Forces, è una formulazione che si sta diffondendo tra accademicə, giornalistə e attivisə che si rifiutano di normalizzare la definizione di Israele come stato democratico dotato di un esercito a scopo difensivo e lo identificano, piuttosto, come forza occupante. Massacro di Sabra e Shatila: Strage compiuta nel 1982 dalle Falangi Libanesi, con la complicità dell'esercito israeliano, di un numero di civili compreso fra 762 e 3500, prevalentemente palestinesi e sciiti libanesi nel quartiere di Sabra e nel campo profughi di Shatila, periferia ovest di Beirut.Nakba: Termine arabo che significa "catastrofe" e si riferisce all'esodo di circa 750.000 palestinesi a seguito della guerra del 1948, durante la creazione dello Stato di Israele.Philadelphia Route:  nota anche come corridoio di Philadelphia, è una stretta striscia di terra lunga quattordici chilometri lungo il confine tra l'Egitto e la Striscia di Gaza.Risoluzione 194 dell’Assemblea Generale dell’ONU: Approvata l’11 dicembre del 1948, alla fine della guerra arabo-israeliana, include 15 articoli, tra cui la protezione e il libero accesso ai Luoghi Santi per il palestinesi, la smilitarizzazione e il controllo delle Nazioni Unite su Gerusalemme, il libero accesso a Gerusalemme e il diritto al ritorno dei profughi palestinesiSinai: Penisola egiziana al confine con Gaza, spesso cruciale per il passaggio di merci, persone e aiuti umanitari.Varco di Rafah: Il varco di Rafah è una frontiera internazionale tra l’Egitto e la striscia di Gaza. È stato costruito dai governi di Israele e Egitto dopo il trattato di pace del 1979.West Bank (Cisgiordania): Territorio palestinese occupato da Israele dal 1967, al centro del conflitto israelo-palestinese.

Om Podcasten

Sentirete parlare di Palestina, Egitto, Israele e Libano. Lingue diverse — arabo, inglese, italiano — per raccontare un canto di resistenza e un atto d’amore collettivo che unisce chi è rimastə e chi è lontano. Spesso si sente dire che si fa informazione per essere gli amplificatori di chi non ha voce. Ma gli amplificatori distorcono, semplificano, mettono un filtro. Queste persone una voce ce l’hanno e quello che serve è la volontà di ascoltarla e lasciare che l’eco viaggi, rimbalzi e non rischi di perdersi. Questo podcast è stato finalizzato all’alba del cessate il fuoco, iniziato il 19 gennaio 2025 e firmato da Hamas e Israele con la mediazione del Qatar, affiancato da intermediari statunitensi ed egiziani. Crediamo difficile che questo cessate il fuoco porti alla fine delle ostilità israeliane nella striscia di Gaza e in Cisgiordania e temiamo che ciò che è successo nei quindici mesi precedenti rimanga una ferita aperta del mondo.Questi sono gli echi.Echi da Gaza è una serie podcast ideata da Arianna Pagani e Davide Lemmi e co-prodotta da Voice Over Foundation e Fada Collective.La versione italiana è scritta e raccontata da Arianna Pagani e Davide Lemmi. Concept, reporting e ricerca sul campo al Cairo sono di Arianna Pagani e Davide Lemmi. Il supporto redazionale è di Chiara Pedrocchi e Valentina Scanziani.La story editor è di Arianna Poletti.La supervisione del suono e della musica sono di Agostino Rocca.Lo studio di registrazione è  Cà Vaina Studio.Doppiaggio: Flavia Bakiu, Nico Guerzoni, Alice Gera, Nicola Pensabene, Giulio Asta, Davide Lemmi, Marco Simoncelli, Pierluigi Bizzini, Marta Pagani, Teresa Di Mauro.La post produzione e il montaggio sono di Arianna Pagani.Il fonico di studio è Agostino Rocca.La traduzione sul campo e in post produzione è di Bianca Carrera.Le musiche sono su licenza Creative Commons e Artlist. La cura grafica del progetto è di Francesca Andalò.