Nostalgia canaglia? La scienza dice di no, ecco perché ci rende più capaci
C’è stato un tempo in cui la nostalgia era considerata una malattia, diagnosticata ai soldati svizzeri desiderosi di tornare a casa come un vero e proprio disturbo da cui guarire. Oggi la scienza ci racconta un’altra storia: quella di un’emozione complessa che nasce in precise aree del nostro cervello quando ha bisogno di ricostruire l'identità, di tenere insieme i pezzi della memoria personale. Ma c'è di più. L'ultimo studio scientifico a riguardo prova che i nostalgici riescono a instaurare legami di amicizia più forti. Un meccanismo cerebrale che non parla solo di passato, ma ci spinge verso gli altri nel presente, rendendoci più incline a legami e relazioni. In questa puntata di Prisma esploriamo come un ricordo possa diventare uno strumento relazionale, e perché la nostalgia, lontana dall’essere una debolezza, è forse una delle nostre risorse più umane. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices