L’invenzione del gelato - S4E6

Ne Il Milione Marco Polo nel suo viaggio di ritorno a Venezia mentre attraversa la Persia riceve un dono straordinario: un gelato in mezzo al caldo del deserto. L’aneddoto raccontato dall’architetto di fama internazionale Mario Cucinella sembra tratto dalle Mille e una notte. Eppure Polo racconta proprio di aver ricevuto un gelato nel deserto. Al caldo. La storia dell’invenzione del gelato, anche se in questo caso è probabile che si tratti di una sorta di granita o grattachecca come si chiama a Roma, parte dunque da lontano e coinvolge il nostro viaggiatore più famoso insieme a Cristoforo Colombo. E ci permette di capire una cosa che diamo spesso per scontata: qual è il ruolo dell’architettura nel definire le innovazioni e anche le soluzioni a cui possiamo accedere? L’architettura non è solo forma, design, estetica: è la struttura stessa con cui ci poniamo delle domande e definiamo quali sono le possibili risposte. L’invenzione del gelato qui è una suggestione, uno stimolo a un pensiero divergente ma anche una metafora dell’architettura. Il nostro genio invisibile in questo caso è un bellunese di New York. Un uomo, Marchiony, che già alla fine dell’Ottocento aveva in animo di brevettare una delle invenzioni più amate da tutti noi fin da quando siamo bambini: il cono gelato. Così il cono gelato, proseguito a Napoli con l’invenzione del “cornetto” diventa una formula magica, quella della città che come racconta Carlo Ratti, direttore della Biennale di  Venezia 2025 e professore dell’Mit, plasma anche la nostra capacità di inventare e creare.     Di Massimo Sideri. Geni Invisibili è una serie del Corriere della Sera. Premium partner: Leonardo. Partner scientifico: Consiglio Nazionale delle Ricerche.Produttore esecutivo: Alessio Albano.

Om Podcasten

Chi sono i Geni Invisibili? Inventori, innovatori, grandi scienziati italiani che hanno cambiato la nostra vita come abbiamo scoperto con la prima serie di questo podcast che è stata scaricata e ascoltata oltre 130 mila volte. Abbiamo così testimoniato che sono italiani il microprocessore (Federico Faggin), la matita (i coniugi Bernacotti), le biotecnologie (Claudio Bordignon), il pianoforte e la dimostrazione dell’esistenza del vuoto (Bartolomeo Cristofori ed Evangelista Torricelli). Passato, presente e futuro del progresso. Ma non finisce qui perché il nostro viaggio continua tutti i martedì con Geni Invisibili 2: lo sapevate che anche il libro tascabile e il corsivo sono italiani? Gli occhiali, la chiocciola, il telescopio galileiano ma anche l’attuale rivoluzione dell’Open science, la scienza aperta, hanno le proprie radici nel nostro genio come in questo podcast ci riconosce anche Steve Wozniak, il padre dell’Apple I. Creatività: ecco cosa ne abbiamo fatto. In una storia tutta italiana. Massimo Sideri, inviato ed editorialista di scienza e tecnologia del Corriere della Sera, ha dedicato alle scoperte italiane dimenticate diversi libri, come La sindrome di Eustachio (Bompiani) e L’innovatore rampante: l’ultima lezione di Italo Calvino scritto con Andrea Prencipe (Lup). C’è un mondo da capire davanti a noi e con questo podcast l’autore vuole continuare a portarvi in un viaggio tra scienza e tecnologia incontrando i protagonisti di questa rivoluzione.Di Massimo Sideri. Una serie del Corriere della Sera. Premium partner: Leonardo. Partner scientifico: Consiglio Nazionale delle Ricerche.