Carlo Petrini - terza parte

È il 18 giugno del 1995, a Le Manoir de Rocheville, un piccolo paese della Francia settentrionale, un uomo riappende la cornetta di un telefono pubblico, appoggia la schiena al vetro della cabina, si accascia sulle ginocchia e scoppia a piangere. L’uomo che piange è stato un grande calciatore, ha amato molte donne, ha avuto macchine potenti, ha allenato una squadra, ha lasciato il calcio per aprire una finanziaria, ha accumulato una fortuna e poi una montagna di debiti, al punto che adesso in Italia in molti lo vogliono morto. Due passanti gli chiedono se ha bisogno di aiuto, ma lui dice di no, non ha più bisogno di niente, ormai. L’uomo che piange è Carlo Petrini, ha appena ricevuto la telefonata più brutta che un essere umano possa ricevere, ed è questo il momento esatto in cui tutto il groviglio della sua vita, le gioie, i dolori, le fughe, gli scatti in avanti, le passioni e le vittorie si trasformano tutte in un’unica terribile sconfitta. Questa è la sua storia. Scritto da Alessio Cuffaro Regia di Igor Mendolia Musiche su licenza: Epidemic Sound Fonti: video "CARLO PETRINI - Storia di doping e scommesse" pubblicato il giorno 09 dicembre 2011 sul profilo di fischiodinizio2003; video ""Nel fango del dio pallone" (Kaos edizioni), intervista a Carlo Petrini" pubblicato il giorno 29 aprile 2016 sul profilo di Lanfranco Palazzolo. Per informazioni: Sito internet: https://www.noisereductionstudios.it/ Email: info@noisereductionstudios.it Facebook: https://www.facebook.com/profile.php?id=61553003498282 Instagram: https://www.instagram.com/noise_reduction_studios/

Om Podcasten

Gli sconfitti è un podcast scritto da Alessio Cuffaro con la regia di Igor Mendolia che racconta la storia di chi perde, la storia di un progetto che non è arrivato a buon fine, di qualcuno che ha provato a raggiungere una meta che sembrava inarrivabile, la storia di un sogno che non si è realizzato, e che quindi continua a mordere e a stimolarci: sì, perché i successi degli altri sono inservibili, al massimo possono destare invidia, ma i fallimenti sono fecondi, perché non scalfiscono il progetto: si possono sognare solo i desideri che non si sono ancora avverati.