ep. 4 - L'amore per il Giappone e gli ultimi contatti con Theo

A metà luglio del 1890 a Auvers alcuni giorni sono di pioggia e dipingendo uno splendido campo proprio sotto la pioggia Van Gogh torna vicino al suo amore verso l’arte giapponese, specialmente Hiroshige. Tutto ciò lo aveva affascinato a partire dalla fine della sua esperienza olandese nel Brabante e poi soprattutto nei due anni vissuti a Parigi. Tornano le preoccupazioni legate al lavoro di Theo e ai suo rapporti difficili con i proprietari della galleria parigina Boussod, Valadon & c. per i quali dirige la filiale di Montmartre. Theo cerca di rassicurare il fratello, che però non sembra più sopportare i problemi legati agli affari. I quadri comunque continuano a nascere, anche se con un respiro più affannoso, nella fragilità del vivere. Fino a che, il 22 luglio, Vincent scrive a Theo l’ultima lettera nota, che troverà troppo dura per cui parzialmente la riscriverà. Stanno per cominciare gli ultimi giorni della sua vita. Prima della fine del mese il suo funerale si sarà già svolto.

Om Podcasten

Il podcast in 5 puntate di Marco Goldin, uno tra i maggiori studiosi dell’opera di Van Gogh, ripercorre le ultime settimane della vita dell’artista olandese. Dal momento in cui il pittore, il 15 maggio 1890, lascia la casa di cura per malattie mentali a Saint-Rémy, in Provenza, passa tre giorni a Parigi a casa del fratello Theo e arriva infine a Auvers-sur-Oise, un villaggio a nord di Parigi. È in questo luogo che Van Gogh dipingerà gli ultimi capolavori, fino alla sua morte. Naturalmente le lettere restano un elemento cardine per poter raccontare quel tempo conclusivo.