ep. 5 - La morte di Vincent

Gli ultimi giorni di vita di Van Gogh risultano quasi indecifrabili poiché non vi sono lettere che possano dare indicazioni precise su quanto accade a Auvers, tra i campi nei quali dipinge i covoni dopo la mietitura e l’Auberge Ravoux dove vive. L’ultima lettera nota è del 23 luglio 1890 e la indirizza al fratello Theo. Ne conosciamo due versioni, la prima che evidentemente Vincent ritiene troppo dura nei toni e che non spedisce, mentre invia a Theo una seconda versione ammorbidita, anche se il senso non cambia. Le incomprensioni relative all’ipotesi che Van Gogh possa non essere più mantenuto dal fratello dopo dieci anni sembrano ancora agire nel pensiero turbato. Per il resto, i giorni conclusivi della vita del grande pittore sono dedicati al lavoro, tra l’altro con quello che potrebbe essere stato il suo ultimo quadro, un bellissimo, e quasi astratto, viluppo di radici coloratissime con un fondo di cielo estivo azzurro. Prima della sua morte e di ciò che la origina.

Om Podcasten

Il podcast in 5 puntate di Marco Goldin, uno tra i maggiori studiosi dell’opera di Van Gogh, ripercorre le ultime settimane della vita dell’artista olandese. Dal momento in cui il pittore, il 15 maggio 1890, lascia la casa di cura per malattie mentali a Saint-Rémy, in Provenza, passa tre giorni a Parigi a casa del fratello Theo e arriva infine a Auvers-sur-Oise, un villaggio a nord di Parigi. È in questo luogo che Van Gogh dipingerà gli ultimi capolavori, fino alla sua morte. Naturalmente le lettere restano un elemento cardine per poter raccontare quel tempo conclusivo.