Fabio Genovesi e Francesca Scotti
"Mie magnifiche maestre" di Fabio Genovesi (Mondadori) e "Nessuno conosce Sayuki" di Francesca Scotti (Bompiani). Con i suoi romanzi Fabio Genovesi ci ha portato spesso nel suo mondo familiare: una famiglia allargata fatta di genitori, nonni, zii e amici. Una dimensione di tenerezza, di affetto e di cura che torna in "Mie magnifiche maestre" (Mondadori). Nella settimana in cui sta per compiere 50 anni, arrivano in sogno allo scrittore le donne della sua famiglia ormai scomparse. Se gli insegnamenti degli uomini erano stati più pragmatici e immediati perché c'era anche il tentativo di costruire un'identità maschile, le donne hanno trasmesso insegnamenti diversi. C'è la trisnonna Isolina, la zia Gilda che lo portava sempre ai funerali inventando storie fantastiche, la zia Irene che lo fa innamorare del cinema. Con uno stile poetico e delicato, con il suo tradizionale sguardo sghembo e critico sulla realtà, Fabio Genovesi ci consegna un romanzo sul senso delle vite: la propria e quelle degli altri. Nella seconda parte parliamo di "Nessuno conosce Sayuki" (Bompiani), nuovo romanzo di Francesca Scotti, scrittrice italiana che ha vissuto per anni in Giappone. Con uno stile raffinato e asciutto, che fa della sottrazione il suo tratto distintivo, si racconta una storia in cui l'assenza è protagonista. Sayuki è una donna giapponese che vive in Italia e che dopo sette anni di matrimonio si separa dal marito Vittorio. La donna convoca la famiglia di Vittorio per un pranzo e l'invito viene recapitato alla suocera Cecilia, alla cognata Ambra e al cognato Samuele. Tutti temono che Sayuki voglia rivelare un segreto che ognuno di loro ha custodito. Sayuki risulta inafferrabile, i lettori la conoscono soprattutto attraverso i pensieri degli altri personaggi e attraverso i gesti che compie nel suo negozio di fiori. Una presenza sottile e rarefatta che però alla fine risulta essere il pilastro della struttura narrativa: è proprio intorno a lei che gli altri personaggi si definiscono e manifestano le proprie emozioni.