Basilio Ciaffardoni fa parte dell’equipaggio della nave Andrea Doria, in quel momento è in licenza a Cagliari con altri suoi colleghi. Si trova a un concerto di musica elettronica quando, dall’altoparlante dello stadio Sant’Elia, viene chiesto all’equipaggio di tornare sulla nave: occorre raggiungere la zona dov'è avvenuto l’ultimo contatto di un aereo precipitato con la torre di controllo di Ciampino, il "punto condor". All’alba del 28 giugno 1980, la dottoressa Nunzia Albano viene svegliata: deve raggiungere l'Istituto di Medicina Legale dell'università di Palermo dove stanno per essere portati i corpi recuperati in mare. See omnystudio.com/listener for privacy information.
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La sera del 27 giugno 1980 un DC-9 della compagnia Itavia, partito da Bologna, sta volando verso Palermo con 81 persone a bordo. È in ritardo di due ore, ma l'atmosfera in cabina è serena, hostess e steward distribuiscono caramelle gommose contro il mal d'aria, pilota e copilota conversano fra loro e comunicano costantemente con i centri radar.Alle 21.04, quando il radarista della torre di controllo di Ciampino chiama l'aereo per autorizzare l'atterraggio, non ottiene nessuna risposta. Qualche ora dopo, i primi corpi riaffioreranno dalle acque del Tirreno.Cos'è stato a provocare la caduta dell'aereo? Cos'è successo in quei minuti e poi nei quarantacinque anni successivi? Per capirlo abbiamo parlato con i familiari delle vittime, soccorritori, piloti, medici, radaristi, periti, ufficiali dell'aeronautica, storici e giornalisti. 'Il cielo sopra Ustica' racconta, in sette puntate, l'ultimo viaggio delle vittime, le speranze, le indagini, le ipotesi, i depistaggi, la tenacia dei familiari e l'incredibile avventura del recupero del relitto a oltre 3500 metri di profondità.