Ep. 27: Perché la Siria è la terra del disordine mondiale?

Forti dell’indebolimento della presenza militare delle forze filo-iraniane (dai pasdaran a Hezbollah) a causa della guerra contro Israele, i ribelli siriani antigovernativi sostenuti dalla Turchia hanno dato fuoco alle polveri, riaccendendo il conflitto civile nel nord-ovest della Siria. Un paese che è microcosmo di un Grande Gioco in cui si scontrano gli interessi delle maggiori potenze al mondo e di due ex imperi. La presa di Aleppo insieme all’offensiva territoriale verso sud e verso est da parte dei ribelli sunniti jihadisti probabilmente non riuscirà a scardinare il regime di Bashar al-Assad sostenuto da Russia e Iran, ma dimostra come i due sponsor non siano più in grado di assicurare protezione al dittatore siriano perché distratti da altre priorità, fra Ucraina e Medio Oriente. Un pericolo per la sopravvivenza al potere di Assad che potrebbe finalmente accettare il negoziato che il presidente turco Erdogan gli propone da mesi e che riguarda l’allontanamento delle forze siriane del Partito dei lavoratori curdi (Pkk) dal confine fra nord-est siriano e Turchia, area di giacimenti petroliferi dove permangono ancora soldati americani come spina nel fianco di Teheran.See omnystudio.com/listener for privacy information.

Om Podcasten

In un mondo di notizie frammentate e contraddittorie e opinioni sempre più polarizzate, è diventato difficile, se non impossibile, capire davvero cosa succede dentro i palazzi del potere. La geopolitica è quella disciplina che può aiutarci a scendere sotto la pelle delle dichiarazioni ufficiali dei leader del mondo e comprendere la realtà dei conflitti fra potenze; perché certe cose accadono e perché a volte non accadono proprio mai. Greta Cristini è una giornalista, analista e reporter di guerra e in questo podcast ogni settimana ci aiuterà a leggere i più importanti fatti internazionali attraverso gli occhi delle tre maggiori potenze: Stati Uniti, Russia e Cina. Lo farà seguendo le mosse di burocrati, strateghi, politici, diplomatici e funzionari di intelligence. Uomini e donne, le cui parole spesso in forma anonima stampate in un articolo di qualche giornale straniero, ci aiutano a capire "Il grande gioco".