02. Segni particolari: nato per essere il capo

E’ un destino segnato quello di Matteo Messina Denaro: diventare il boss di Cosa Nostra. Lui sa aspettare, così da capo della cosca di Castelvetrano scala i gradini dell’organizzazione uno ad uno, diventando l’erede di Totò Riina. “U Siccu”, questo il suo soprannome, sparisce proprio dopo l’arresto di Totò Riina e da quel momento il suo potere aumenta a dismisura. Dopo la cattura di Bernardo Provenzano diventa il Capo dei capi. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

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Che cosa si sa della latitanza dell’ultimo boss di Cosa Nostra? Quei trent’anni in cui Matteo Messina Denaro ha continuato a dirigere nell’ombra l’organizzazione mafiosa più famosa al mondo rimangono per molti versi un mistero. Sono gli anni delle grandi stragi e tutte portano la sua firma. Ripercorrendo i momenti più bui della nostra Repubblica, dal 1993 ad oggi, tracciamo la biografia del latitante che tutti cercavano e nessuno aveva mai visto, fino a quel 16 gennaio del 2023, quando all’uscita della clinica “La Maddalena” di Palermo dove si stava facendo curare, come un cittadino comune, è stato arrestato. Chi l’ha aiutato ad agire indisturbato? Com’è potuto accadere che la sua vita proseguisse fra vacanze al Forte, vestiti costosi, tifo allo stadio e cure mediche rimanendo allo stesso tempo invisibile? Ricostruire quel puzzle fatto di contatti, pizzini, rifugi, lettere, avvistamenti è quanto stanno facendo gli investigatori. Ci vorrà molta pazienza. Nel frattempo ripassiamo la sua storia e una parte di quella del nostro Paese con Il latitante.