Ep. 1: Il papa santo

Questa storia comincia in piazza San Pietro. Il centro della cattolicità romana è il luogo che ha fatto del giovane vescovo di Cracovia un santo già in vita. Carisma, aspetto, assertività sono le caratteristiche di un vescovo con doti da leader politico, un uomo che ha saputo destreggiarsi fra i servizi segreti in Polonia e il piano americano di annientare il blocco sovietico. Eletto papa, Wojtyla stesso ha ammesso che la chiesa del silenzio non ci sarebbe più stata. Ed è stato così: tra viaggi e discorsi, Giovanni Paolo II ha dipanato la sua strategia, utilizzando ogni mezzo possibile per costruire il suo consenso e diventare un’icona. Anche la devozione popolare.See omnystudio.com/listener for privacy information.

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Giovanni Paolo II è il papa dei primati. Venuto dall’altra parte della cortina di ferro, è stato il primo pontefice non italiano dell'epoca moderna. La sua è stata una canonizzazione lampo: il processo che lo ha eletto santo è durato solo nove anni dalla sua morte, battendo persino la santa dei record, Madre Teresa di Calcutta. Il suo pontificato, al contrario, è fra i più lunghi nella storia della chiesa: 27 anni in cui crolla il Muro di Berlino, si disgregano i regimi del comunismo sovietico e il mondo si apre alla globalizzazione. Con Wojtyla inizia l’età d’oro del cattolicesimo mondiale, di cui lui stesso è icona pop, rilanciata a più riprese da tv e media. Poi, alla sua morte, tutto svanisce come un incantesimo e appaiono le ombre: gli abusi dei chierici sui minori, i teologi espulsi, la crisi dei grandi movimenti religiosi da lui stesso promosse. Ma che ruolo ebbe Giovanni Paolo II in tutto questo? È stato santo davvero?