Un mio nuovo podcast

Papa Francesco è morto nel lunedì dell’Angelo, dopo aver salutato i fedeli nel giorno di Pasqua affacciandosi per l’ultima volta dal balcone di San Pietro. Ed è morto nell’anno del Giubileo, in una Roma già piena di pellegrini. Tra le celebrazioni per l’anno santo, quindi, si inserisce la liturgia che porterà dai funerali di Bergoglio all’elezione del nuovo Pontefice. Antonio Cristiano, giornalista e podcaster, e Marco Grieco, vaticanista, raccontano ogni giorno quello che succede Oltretevere, con notizie ed approfondimenti, chiarendo il significato di riti e convenzioni in questi giorni di attesa, mentre tutto il mondo aspetta di sapere chi sceglierà il Conclave, chi sarà il prossimo a sedersi sul trono di Pietro.See omnystudio.com/listener for privacy information.

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Giovanni Paolo II è il papa dei primati. Venuto dall’altra parte della cortina di ferro, è stato il primo pontefice non italiano dell'epoca moderna. La sua è stata una canonizzazione lampo: il processo che lo ha eletto santo è durato solo nove anni dalla sua morte, battendo persino la santa dei record, Madre Teresa di Calcutta. Il suo pontificato, al contrario, è fra i più lunghi nella storia della chiesa: 27 anni in cui crolla il Muro di Berlino, si disgregano i regimi del comunismo sovietico e il mondo si apre alla globalizzazione. Con Wojtyla inizia l’età d’oro del cattolicesimo mondiale, di cui lui stesso è icona pop, rilanciata a più riprese da tv e media. Poi, alla sua morte, tutto svanisce come un incantesimo e appaiono le ombre: gli abusi dei chierici sui minori, i teologi espulsi, la crisi dei grandi movimenti religiosi da lui stesso promosse. Ma che ruolo ebbe Giovanni Paolo II in tutto questo? È stato santo davvero?