Ep 3: La casa di Augusto al Palatino

Il Palatino al centro di Roma, è il colle dove ha avuto origine la città, dove i romani collocavano la capanna del primo re, Romolo, e il Lupercale: la grotta nella quale la lupa della leggenda avrebbe allattato i due gemelli. Per questo Ottaviano Augusto, primo imperatore di Roma, aveva scelto di vivere proprio lì, in una enorme casa che diventerà il “palatium” degli imperatori successivi. Accanto, aveva costruito anche il grande tempio di Apollo, inaugurato nel 28 a.C. Se oggi la casa di Augusto è visitabile, lo si deve al lavoro infaticabile di tante persone che, negli anni, l’hanno indagata, studiata, restaurata. Una donna, in particolare, ne ha ricomposto gli affreschi come in un grande puzzle, durato 40 anni: la restauratrice della sovrintendenza Gianna Musatti. Oggi il Palatino è gestito dal “Parco del Colosseo”, un’istituzione che impiega quasi tutte donne e che ha lanciato una nuova sfida: ricomporre con i 675 frammenti di marmo ritrovati alla fine degli anni ‘50 la colossale statua di Apollo venerata nel tempio. Un puzzle 3D davvero impossibile! Oggi, però, archeologhe e restauratrici possono contare sulle nuove tecnologie.

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Il patrimonio storico artistico più ricco e importante al mondo è il dono e il fardello che il nostro passato ci ha lasciato. È una incredibile ricchezza, ma ogni giorno dobbiamo difenderlo, proteggerlo, curarlo. Un lavoro che il nostro Paese affida in gran parte alle donne, che costituiscono il 70% delle persone impiegate nel settore dei beni culturali. In otto puntate, In buone mani racconta altrettante realtà, nelle quali ogni giorno professioniste esperte gestiscono, studiano e si prendono cura delle nostre opere d’arte, costituendo dei veri e propri centri di eccellenza - punti di riferimento per il mondo intero. Da Reggio Calabria a Firenze, da Torino a Pompei, ogni giorno con loro, l’arte italiana è IN BUONE MANI.