Episodio 5 - Il vescovo insabbiatore

Il quinto episodio del podcast La Confessione, intitolato Il vescovo insabbiatore, descrive l'impianto etico del vescovo di Piazza Armerina Rosario Gisana.  Quando il prelato siciliano viene torchiato per tre ore dalla procura di Enna che indaga sulle accuse di violenza sessuale contro un parroco dei suoi, Giuseppe Rugolo (che verrà poi condannato a 4 anni e 6 mesi), è sorpreso dalle domande dei magistrati. Da una soprattutto. Vogliono sapere perché, quando ha saputo degli abusi di Rugolo sul giovane Antonio Messina, non si è rivolto alla magistratura.  Non è un reato, i vescovi non sono pubblici ufficiali e non hanno l'obbligo legale di denuncia. Ma i magistrati sembrano incuriositi proprio dall'etica di Gisana. Gli chiedono come mai, quando ha saputo, non si è premurato almeno di chiamare i genitori di Messina e invece ha aspettato che fossero loro a interpellarlo un anno dopo. L'idea del vescovo è che i reati sessuali del clero vadano coperti, insabbiati, occultati. E su questa linea - anche se questo può sorprendere - ha il pieno ed esplicito consenso di papa Francesco, e nei colloqui privati se ne vanta.  La regola dei vescovi è l'omertà, e Gisana lo spiega a Rugolo in un colloquio privato: "Io ti potrei fare il nome di una persona, nostro confratello, che non viene fuori, e io non so perché non viene fuori, la problematica molto ma molto peggiore della tua, io conosco tutto per filo e per segno e chiaramente finché non viene fuori, non pozzo dire a chistu”. La regola è "finché non viene fuori", il sottinteso è che nella Chiesa tutti sanno tutto e usano semmai le intemperanze sessuali e criminali dei confratelli come armi nelle loro guerre di potere. Anche qui è Gisana a dirlo, rappresentando Rugolo come vittima che si sta guadagnando la santità: "Gente che lo osteggia, i fratelli! Lo calunniano".  Rugolo è vittima perché si trova inopinatamente a dover rispondere dei suoi reati, mentre l'altro sacerdote peccatore la fa franca (e per il vescovo il fatto che sia lui a fargliela fare franca sembra non rilevare ai fini etici). Ecco ancora le parole di Gisana a Rugolo: “Se tu mi fai la domanda: perché X (perché non posso dire il nome) è ancora a galla e io no, non so risponderti. Certo il rapporto di Dio con noi è molto variegato”.  Difficile capire se questa frase contenga una sottile ironia.  Sicuramente non c'è nessuna ironia nel vicario di Gisana, don Nino Rivoli, quando il vescovo gli racconta delle tre ore di faccia a faccia con i magistrati.  Per lui la colpa di Rugolo non è di aver abusato sessualmente di ragazzini che gli sono stati affidati, fatto noto a tutto il clero di Enna. La colpa di Rugolo è essersi fatto beccare, mettendo in imbarazzo il vescovo che lo aveva protetto: “Ma vidi ‘stu cretinu, in quale guaio c’ha messo”. Naturalmente in dialetto, come la drammaticità del momento impone. Episodio cinque di sette.   La Confessione è un podcast di giornalismo investigativo in 7 puntate disponibile su Spotify e tutte le principali piattaforme Autori: Stefano Feltri Giorgio Meletti Federica Tourn Con la collaborazione di Carmelo Rosa Consulenza musicale e sonora: Stefano Tumiati Produzione: Il podcast La Confessione è possibile grazie al sostegno degli abbonati alla newsletter Appunti Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

Om Podcasten

Per tutta la durata del suo papato, Francesco ha sempre promesso che la sua Chiesa avrebbe perseguito abusi e abusatori senza incertezze. Ma alle parole non sono mai seguiti i fatti e il Vaticano ha continuato a coprire, insabbiare, negare, e ad abbandonare le vittime.  Il caso più clamoroso è quello di Marko Ivan Rupnik, teologo e artista famoso in tutto il mondo per i mosaici che decorano le chiese più importanti. Per oltre trent’anni le sue vittime hanno denunciato gli abusi subiti, e non è successo niente.  Nel maggio del 2020 padre Rupnik viene anche scomunicato dal dicastero per la Dottrina della fede: ha assolto in confessione il complice, cioè la donna vittima di abusi che la Chiesa considera, appunto, complice.  Nel giro di pochi giorni la scomunica viene revocata. E c’è solo una persona che può prendere una decisione così importante: papa Francesco in persona, amico di Rupnik, gesuita come lui.  Quel favore all’amico è l’ultima goccia in un vaso di scandali. In questa nuova inchiesta seguiamo il filo del caso Rupnik per raccontare le omertà e le complicità di una Chiesa ossessionata dal sesso nella quale il potere è cementato dall’omertà, e gli scandali per abusi servono solo a regolare i conti tra fazioni in lotta.  Dopo il successo de La Confessione, un nuovo lavoro di giornalismo investigativo sul tema degli abusi nella Chiesa firmato da Stefano Feltri, Giorgio Meletti e Federica Tourn La produzione di questo podcast è sostenuta dalle abbonate e dagli abbonati alla newsletter Appunti dove potete leggere le inchieste di Federica Tourn e gli approfondimenti dei temi trattati nel podcast. Poiché nessun editore vuole parlare di questo tema, abbiamo lavorato da soli, sostenendo i costi di questo progetto. Se vuoi contribuire puoi farlo sostenendo Appunti o con una donazione per il podcast sulla piattaforma di crowdfunding Go Fund Me La Scomunica è un podcast di giornalismo investigativo disponibile su Spotify e tutte le principali piattaforme di Stefano Feltri, Giorgio Meletti e Federica Tourn Inchiesta sul campo di Federica Tourn Story editor Giorgio Meletti  Consulenza musicale e sonora: Stefano Tumiati