Episodio 6: Prevost alla prova

Il nuovo Papa sugli abusi deve decidere se coprire l’abusatore seriale Rupnik come faceva Francesco. Ma anche sulle accuse per il suo operato in Perù deve scegliere tra la trasparenza e la reticenza Sugli abusi il nuovo Papa ancora non ha detto praticamente nulla. Ma si è già trovato sotto accusa per l’operato in Perù: i suoi difensori hanno subito sostenuto che non ha fatto niente di sbagliato, che si tratta anzi di illazioni di abusatori rancorosi. In realtà, anche nelle vicende della diocesi di Chiclayo, in Perù, come ricostruiamo in questo episodio, si replica lo schema che abbiamo visto in molti altri casi: le vittime denunciano, c’è una istruttoria interna che finisce in nulla ma i cui contenuti sono inaccessibili a tutti. Per tacitare le critiche, Robert Francis Prevost potrebbe cominciare ad applicare fin dal caso che lo riguarda la trasparenza invece che la reticenza: basterebbe divulgare il contenuto dell’indagine interna, dimostrare che la diocesi ha fatto gli approfondimenti, che ha preso sul serio le vittime. Non sappiamo cosa è stato fatto davvero in Perù e in Vaticano sul caso Chiclayoma, finora, niente nel percorso di Prevost lo identifica come un grande nemico dei preti abusatori, neppure nella sua breve esperienza da prefetto per il dicastero per i Vescovi. Però l’inizio di un pontificato è il momento per rompere col passato e segnare un nuovo inizio, a cominciare proprio dal ruolo dei vescovi, che sono incoraggiati a denunciare quando hanno segnalazioni di abusi commessi da religiosi ma non hanno alcun obbligo. Così si arriva a situazioni paradossali come quella ammessa nientemeno che dal capo dei vescovi italiani, Matteo Zuppi, che spiega di aver ricevuto denunce di abusi ma di non essere andato alle autorità. Poiché la vittima non era interessata a sporgere denuncia, Zuppi ha fatto anche firmare un foglio per liberarsi di ogni responsabilità e tutto è finito così. Leone XIV avrà il coraggio di cambiare questo sistema? Alcuni indizi fanno pensare che si sta ponendo il problema, ma sarà misurato sulle scelte concrete. Dopo il successo de⁠⁠⁠ La Confessione⁠⁠⁠, un nuovo lavoro di giornalismo investigativo sul tema degli abusi nella Chiesa firmato da Stefano Feltri, Giorgio Meletti e Federica Tourn La produzione di questo podcast è sostenuta dalle abbonate e dagli abbonati⁠⁠ ⁠alla newsletter Appunti⁠⁠⁠ dove potete leggere le inchieste di Federica Tourn⁠⁠ ⁠e gli approfondimenti ⁠⁠⁠dei temi trattati nel podcast. Poiché nessun editore vuole parlare di questo tema, abbiamo lavorato da soli, sostenendo i costi di questo progetto. Se vuoi contribuire puoi farlo⁠⁠ ⁠sostenendo Appunti ⁠⁠⁠o con una donazione per il podcast sulla piattaforma di crowdfunding⁠⁠ ⁠Go Fund Me⁠⁠⁠ La Scomunica è un podcast di giornalismo investigativo disponibile su Spotify e tutte le principali piattaforme di Stefano Feltri, Giorgio Meletti e Federica Tourn Inchiesta sul campo di Federica Tourn Story editor Giorgio Meletti  Consulenza musicale e sonora: Stefano Tumiati Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

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Per tutta la durata del suo papato, Francesco ha sempre promesso che la sua Chiesa avrebbe perseguito abusi e abusatori senza incertezze. Ma alle parole non sono mai seguiti i fatti e il Vaticano ha continuato a coprire, insabbiare, negare, e ad abbandonare le vittime.  Il caso più clamoroso è quello di Marko Ivan Rupnik, teologo e artista famoso in tutto il mondo per i mosaici che decorano le chiese più importanti. Per oltre trent’anni le sue vittime hanno denunciato gli abusi subiti, e non è successo niente.  Nel maggio del 2020 padre Rupnik viene anche scomunicato dal dicastero per la Dottrina della fede: ha assolto in confessione il complice, cioè la donna vittima di abusi che la Chiesa considera, appunto, complice.  Nel giro di pochi giorni la scomunica viene revocata. E c’è solo una persona che può prendere una decisione così importante: papa Francesco in persona, amico di Rupnik, gesuita come lui.  Quel favore all’amico è l’ultima goccia in un vaso di scandali. In questa nuova inchiesta seguiamo il filo del caso Rupnik per raccontare le omertà e le complicità di una Chiesa ossessionata dal sesso nella quale il potere è cementato dall’omertà, e gli scandali per abusi servono solo a regolare i conti tra fazioni in lotta.  Dopo il successo de La Confessione, un nuovo lavoro di giornalismo investigativo sul tema degli abusi nella Chiesa firmato da Stefano Feltri, Giorgio Meletti e Federica Tourn La produzione di questo podcast è sostenuta dalle abbonate e dagli abbonati alla newsletter Appunti dove potete leggere le inchieste di Federica Tourn e gli approfondimenti dei temi trattati nel podcast. Poiché nessun editore vuole parlare di questo tema, abbiamo lavorato da soli, sostenendo i costi di questo progetto. Se vuoi contribuire puoi farlo sostenendo Appunti o con una donazione per il podcast sulla piattaforma di crowdfunding Go Fund Me La Scomunica è un podcast di giornalismo investigativo disponibile su Spotify e tutte le principali piattaforme di Stefano Feltri, Giorgio Meletti e Federica Tourn Inchiesta sul campo di Federica Tourn Story editor Giorgio Meletti  Consulenza musicale e sonora: Stefano Tumiati