Coordinate spaziali: chi va nello spazio e perché

C’erano una volta Unione Sovietica e Stati Uniti. Nella corsa allo spazio gareggiavano solo loro. Negli ultimi anni Cina, India, i paesi africani e tanti imprenditori privati hanno investito miliardi e hanno alzato gli occhi al cielo. Ora la corsa allo spazio è affollata e punta alla faccia nascosta del satellite. E a Marte. Chi vincerà avrà un vantaggio competitivo nello spazio e sulla Terra. Ma perché? E in quali settori? Giampaolo Musumeci ed Emilio Cozzi ne parlano in questo primo episodio de “La geopolitica dello spazio”, l'unica guida in podcast per andare nello spazio, anche senza andarci.

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Oggi lo spazio è il centro della Terra. Inteso come convergenza di investimenti economici ed eccellenze tecnico-scientifiche. È anche un nuovo dominio strategico. Il motivo è semplice: la maggior parte delle nostre attività quotidiane dipendono dalle infrastrutture spaziali, per esempio quando chiamiamo con un cellulare, navighiamo su internet, facciamo un’operazione di home banking o quando gli Stati nazionali monitorano un territorio per motivi di sicurezza e di presidio dei confini. È allo stesso tempo uno scrigno di opportunità e di nuove criticità. Infine, è anche ricchissimo di materie prime e di risorse. E non è così improbabile pensare che le prossime generazioni vivranno forse per mesi, o per anni, nello spazio, sulla Luna o anche su Marte. Gli equilibri politici del mondo d’ora in poi si decideranno quindi oltre la sua atmosfera. “La geopolitica dello spazio” è il podcast di Radio 24 di Giampaolo Musumeci e di Emilio Cozzi che serve come guida per andare nello spazio, anche senza andarci. Un viaggio stellare in otto puntate per capire quali sono gli attori in gioco, che cosa c’è in palio e il futuro che ci attende. Perché chi vince la corsa allo spazio, vince anche sulla terra. E chi la perde, rimane indietro.CREDITI:“La geopolitica dello spazio” di Giampaolo Musumeci ed Emilio CozziSound design Gianmarco FerronatoProducer Riccardo PoliResponsabile di produzione Guido ScottiCoordinamento editoriale Alessandra Scaglioni