Uno bianca: il romanzo criminale dell’Emilia-Romagna - Il mio nuovo podcast

Se ti è piaciuto questo podcast, ascolta anche ’Uno bianca - Il romanzo criminale dell’Emilia-Romagna’. Per sette anni sono stati protagonisti di 23 omicidi, rapine in banche, uffici postali e armerie, attacchi contro persone inermi, extracomunitari, nomadi. Per sette anni hanno colpito soprattutto in Emilia-Romagna, con qualche incursione nelle Marche. Poi la cattura e la sconvolgente scoperta: gli autori dei crimini sono quasi tutti poliziotti. Al vertice della banda, i fratelli Roberto, Fabio e Alberto Savi. Confessano di avere agito per soldi, ma è così? Davvero non hanno avuto appoggi, complicità e coperture? Oppure quei crimini, molti dei quali senza movente, nascondevano qualcos’altro? E perché questa vicenda è costellata di depistaggi? E perché non sono stati scoperti prima? Se ci sono altri complici e altri moventi, non ci troviamo forse davanti a ventitré delitti irrisolti? In otto puntate, Antonio Iovane ripercorre insieme a molti dei protagonisti quella sanguinosa catena di eventi, per suggerire nuove sconcertanti conclusioni.   ÂSee omnystudio.com/listener for privacy information.

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È la mattina del 23 giugno quando un uomo, Mario Meneguzzi, gira per le redazioni dei giornali romani. Spiega ai cronisti che la nipote, Emanuela Orlandi, cittadina vaticana, è scomparsa dal giorno precedente e chiede che la notizia sia pubblicata. Massimo Lugli ha ventotto anni e da otto lavora a "Paese sera" prima di passare a "La Repubblica". Si interessa a quella storia, parla con magistrati e poliziotti, si fa un’idea. Pochi giorni dopo, con l’appello di Giovanni Paolo II per la liberazione della quindicenne, nasce "Il caso Orlandi" ed Emanuela diventa la scomparsa più famosa d’Italia. Dal 1983 Lugli ha seguito e vagliato tutte le piste possibili e parlato coi protagonisti di questa vicenda. Insieme ad Antonio Iovane ripercorre qui quarant’anni di indagini, depistaggi, ricerche, insabbiamenti e racconta cosa abbia significato occuparsi di cronaca nera nell’Italia criminale.