cose di natura - 17° ep.

Stromboli 26 febbraio 2012,Cara LidiaMiain questa settimana c’è stato tanto mare attorno all’isola, tanta schiuma nelle spiagge nere, tanta salsedine nell’aria, tanto rumore di risacca, tanto vento, tanto cielo solcato da nuvole che correvano veloci, tanti botti di Iddu. Guardavo tutto questo e pensavo alle parole dei vacanzieri quando arrivano a Stromboli: «Finalmente posso staccare la spina, lontano dal rumore assordante della città, qui immerso nella natura.» E tu dicevi: «Naufrago lo sai perché la gente di città parla sempre di natura. Perché è così astratta nella loro testa che la chiamano con un nome astratto. Qui noi sull’isola diamo nomi alla natura: Iddu la sciara del fuoco, il tappo di Strombolicchio, la finanera di fico grande, il mare, il cielo, lo scirocco, il levante, il maestrale, gli scogli neri… noi nominiamo gli elementi naturali perché sono qualcosa di concreto, non astratto e ci possono anche aiutare… Naufrago nominare le cose concretamente è fondamentale.» Io in questi giorni le nominavo le cose di natura e loro a un certo punto mi hanno pure risposto.Sigla Le Strade Parallele: Franco Biattiato, Giuni Russo.Colonna sonora: Stromboli e Addio Palermo Ennio Morricone.Brani episodio: Scuru - LautariUn ringraziamento particolare ad Angela Ricciardi che dà la voce a Lidia e a Leonardo Nardi Utano per gli audio dei suoi video del suo blog "viraccontostromboli" L'immagine della copertina è di Maria Mulas, Strombolicchio rifelsso blu"

Om Podcasten

Un'isola, Stromboli. Un naufrago, dalla memoria perduta. Una locanda con sette stanze chiamate con i nomi dei venti. Una bella locandiera dal passato oscuro, che scompare mistriosamente. Una commissaria di Polizia, sagace e tenace. Un giallo da scoprire. Un'attesa di un ritorno. Un passato da ricordare e uno da dimenticare. A Stromboli, nel giorno di Pasqua, dopo la processione della Madonna avvolta nel mantello nero, in spiaggia viene trovato un uomo privo di sensi. La comunità lo vive come un segno di sventura. Lidia la bella locandiera di Casa Bedda non è superstiziosa e decide di dargli ospitalità. Lo alloggia in una delle sette stanze con i nomi dei venti: Stanza Scirocco. L’uomo ha perduto la memoria e Lidia decide di chiamarlo Naufrago. Giorno dopo giorno, lui si innamora di lei e dalla camera oscura della sua memoria arrivano brevi squarci di un passato che si tinge sempre di più di giallo. Anche il passato di Lidia cela molti e oscuri misteri che tiene nascosti al Naufrago. Una mattina lei scompare dall’isola. Gli strombolani pensano che sia annegata durante una delle sue nuotate mattutine, ma il corpo non viene trovato. Sono certi che questa disgrazia sia dovuta alla presenza negativa del Naufrago. Lui invece ha la netta sensazione che Lidia non sia annegata, ma che sia fuggita per l’arrivo improvviso sull’isola di una commissaria di Polizia che sta indagando su un traffico di esseri umani. La pista che segue l’ha portata a Stromboli. Il Naufrago ha sempre avuto la sensazione che la bella locandiera gli stesse nascondendo qualcosa . In lui nasce però gradualmente la certezza che Lidia prima o poi tornerà. Non si può stare troppo lontani dalla magica isola e così decide di portare avanti lui la locanda, in attesa di quel ritorno. Ogni domenica sera nella sua Stanza dello Scirocco inizia a scrivere un diario per Lidia: un resoconto settimanale di quello che è accaduto alla locanda e sull’isola; glielo consegnerà al suo ritorno.LaSTANZADelloSCIROCCO è un audio-serie scritta da Basilio Santoro e Luca Pareto con la partecipazione di Angela Ricciardi...la voce è la mia.L'immagine "Strombolicchio riflesso blu" della copertina del podcast è di Maria Mulas " ed è tratta dal libro "a stromboli" di Lidia Ravera editori Laterza.L'immagine della pagina del tramonto su Stromboli è di Massimiliano Natale