Ep.4: Rigoletto - Il mondo di sotto

Cos’hanno in comune un’opera scritta a fine Ottocento e un film sudcoreano uscito nel 2019? Più di quanto possiate immaginare: sia il Rigoletto di Giuseppe Verdi che il film Parasite di Bong Joon-ho, vincitore di quattro premi Oscar nel 2020, raccontano di un mondo di sotto popolato da gente povera ed emarginata, e di un mondo di sopra, popolato da ricchi sprezzanti.  Rigoletto è un personaggio a tratti odioso: è servile, asseconda in tutto e per tutto  il suo padrone, il duca di Mantova, compie azioni orribili. Solo l’amore per sua figlia Gilda lo riscatta come essere umano. Ma quel continuo passare da un mondo all’altro gli sarà fatale. A raccontare quest’opera a Tabi sono il sovrintendente del Teatro alla Scala Fortunato Ortombina, la pianista Beatrice Benzi e Margherita Palli, scenografa della versione del Rigoletto in cartellone al Teatro  alla Scala con la  regia di Mario Martone, in cui emergono tutte le similitudini tra l’opera e il film.

Om Podcasten

Tabi è una ragazza di ventidue anni, è nata e cresciuta a Milano e fino a poco tempo fa non si era mai interessata all’opera. Un giorno, quasi per caso, ha assistito a una rappresentazione del Macbeth al Teatro alla Scala. In sala, seduta al buio, ha sentito una forte emozione: un misto di smarrimento e adrenalina, come una specie di vertigine.  Cos’era, quella vertigine? Per rispondere a questa e altre domande, Tabi ha intervistato compositori ed esperti che l’hanno aiutata a decostruire cinque opere della Stagione 2025 del Teatro alla Scala: Norma di Bellini, Tosca di Puccini, Così fan tutte di Mozart, Rigoletto di Verdi e Il nome della rosa di Filidei.  Tabi inizia così a capire che l’opera ha tanto da dire su amore, potere, dolore e molto altro. E che la vertigine è qualcosa di mutevole, che ha molto a che fare con il modo in cui guardiamo il mondo. La vertigine è una serie podcast realizzata da Chora Media in collaborazione con il Teatro alla Scala. Scritto da Ilaria Orrù con la mia collaborazione e raccontato da me, Costanza Orlando.  La cura editoriale è di Sara Poma La supervisione del suono e della musica è di Luca Micheli La post produzione e il montaggio sono di Mattia Liciotti La project manager è Monia Donati La senior producer è Ilaria Celeghin Il coordinamento della post produzione è di Matteo Scelsa I fonici di presa diretta sono Guido Bertolotti e Aurora Ricci Il fonico di studio è Luca Possi Il progetto grafico è di Giulia Mangano e Rebecca Grassi Si ringraziano Emilio Sala, Vasilisa Berzhanskaya, il maestro Beatrice Benzi, il maestro Michele Gamba, Lidia Bramani, Fortunato Ortombina, Margherita Palli, il maestro Francesco Filidei Le musiche sono su licenza Machiavelli Music E/O Universal Music Publishing Ricordi srl