Non c’è futuro senza pace, giustizia per i crimini di guerra

“Le guerre sono tornate ad essere lo strumento per la risoluzione dei conflitti, i leader mondiali devono intervenite prima che diventino globali e per farlo bisogna fermare i dittatori e punire i crimini contro i civili”. È il messaggio forte che echeggia nelle parole di Tawakkol Karman, yemenita, premio Nobel per la pace 2011, attivista per i diritti umani, giornalista, politica, fondatrice della Fondazione Internazionale che porta il suo nome. “Il futuro è dei bambini che devono avere diritto alla scuola, alla salute, all’acqua, alla vita, ad un mondo senza più ingiustizie e violenze”, è il suo appello.

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È un tempo segnato da profonde incertezze a gravare sul futuro. Le guerre sono tragedie che infiammano le tensioni geopolitiche, la sfida della transizione per curare il pianeta malato è ineludibile ma incerto è l’esito, l’inverno demografico incupisce le prospettive di sviluppo, lo scenario economico è denso di incognite. Sono i dilemmi del nostro presente che incombono sulle prospettive dell’umanità. Dilemmi che, attraverso centinaia di testimonianze autorevoli, la 19esima edizione del Festival dell’Economia di Trento affronta proponendo analisi, punti di vista, riflessioni, proposte.