Marfella: «Noi viviamo in un mondo di plastica»
Nella giornata di giovedì 10 ottobre, in Degiornalist, Fabiana Paolini e Claudio Chiari hanno ospitato in onda il Professor Raffaele Marfella, docente di medicina interna del dipartimento di scienze mediche e chirurgiche di Unicampania, che ha spiegato l'importante tema delle microplastiche. Secondo uno studio brasiliano, nel nostro cervello c'è la plastica e, il professor Marfella ci spiega come, insieme al suo team, avesse realizzato uno studio precedente a quello brasiliano scoprendo la presenza di nanoplastiche a livello cardiovascolare. Ciò ha dimostrato un fortissimo aumento di ictus e infarti ma soprattutto che, chi è contaminato dalle plastiche, ha un rischio di mortalità quattro volte più elevato di chi ha la stessa patologia ma non ha subito alcuna contaminazione. Marfella afferma che: «Noi viviamo in un mondo di plastica ed il problema è che la plastica rimane nell'ambiente e si degrada, si trasforma in pezzetti molto piccoli che vengono assorbiti respirando, mangiando -soprattutto pesce o molluschi- o utilizzando alcuni prodotti per la pelle come scrub». Il Professore spiega che le microplastiche interagiscono direttamente a livello cellullare producendo infiammazioni che a lungo andare portano alla morte cellulare o all'alterazione della funzionalità, traducendo il tutto in problemi cardiaci, cerebrali, etc.