12. Dop economy, l’evoluzione del campanile

Quando l'agricoltura incontra la geografia scoccano scintille, soprattutto in un Paese come l'Italia in cui il campanile ha il fascino della storia e dell'identità. E non parliamo solo di prelibatezze per pochi ma di un paniere agroalimentare - quello delle Indicazioni geografiche protette - che genera un fatturato ormai oltre i 20 miliardi. Quasi 900 prodotti tra alimenti e vini che generano occupazione per 89mila operatori. Sono i protagonisti della Dop economy. E in questa puntata scopriremo in che modo i marchi Ue sono diventati strumenti potenti per i produttori e come la recente riforma rafforzi questo paniere geolocalizzato, anche contro i falsi online. In un mondo sempre più stravolto da guerre e clima anomalo, anche i prodotti tipici devono attrezzarsi alla sfida della sostenibilità ambientale. Baluardi della tradizione che devono cambiare, perché nulla cambi. E allora come trasformarsi restando fedeli alle origini? Con Giorgio dell'Orefice, giornalista di Radiocor Il sole 24 Ore, ricorderemo come sono nati questi marchi e come si sono evoluti passando dalle nicchie ai mercati globali. Fabio del Bravo, responsabile Sviluppo rurale di Ismea. ci illustrerà la struttura e i numeri di queste eccellenze. E andando sul territorio di Dop zootecniche da Nord a Sud capiremo come l’impegno ambientale sia ormai parte integrante dei disciplinari. A raccontarci come, Mario Emilio Cichetti, direttore del Consorzio del Prosciutto San Daniele, e Pier Maria Saccani, direttore del Consorzio di tutela Mozzarella Bufala Campana Dop.

Om Podcasten

La filiera agroalimentare è la prima ricchezza del paese e l'agricoltura è il suo fondamentale anello produttivo. Un grande settore in continua evoluzione, tra zappa, droni e scienza dei dati. Una nuova e antica epopea che raccontiamo ogni settimana a partire dalle sfide epocali poste dal cambiamento climatico. Ascolteremo scienziati ed esperti e dalle campagne italiane gli agricoltori parleranno di innovazione e best practice della sostenibilità. Dai raccolti in campo ai mercati globali, entreremo nel mondo che “fabbrica” - a cielo aperto e non solo - il nostro cibo.