Tutti bravi da bambini
Roberto ricorda l'estate del 1991, quando suo padre Guido - uomo di poche parole e grande ironia - decise di accompagnarlo a un provino per l'Inter. Lui, dodicenne, voleva fare il portiere. Guido rinunciò a un pomeriggio di lavoro in falegnameria per vederlo giocare, immobile sui gradoni del campo.Alla fine della giornata, dopo decine di gol subiti, il padre si limitò a sorridere e dire, in dialetto: "Se te stavet ferm, t'en ciapavet pusè". Se fossi rimasto fermo, forse ne avresti parati di più.Una frase semplice e affettuosa che racchiude il senso di una vita: il lavoro, la dedizione, la leggerezza di chi sa sdrammatizzare anche le piccole sconfitte.Accanto alla storia di Roberto e Guido, il racconto tratto da Il calcio del figlio di Wu Ming 4: il punto di vista di un padre che, sugli spalti, impara che i figli non giocano solo per vincere, ma per cercare se stessi.PlaylistAndare Camminare Lavorare - Piero CiampiLa leva calcistica della classe '68 - Francesco De GregoriKids - MGMTL'allenatore - Gianni MorandiUna vita da mediano - LigabueIn Bloom - Nirvana