Marina Abramović

di Michela Murgia

Belgrado, inizio anni ‘70: una ragazza con una lunga treccia di capelli neri si muove nei circuiti underground della città, dove le sue performance sono già leggendarie, mette a durissima prova il corpo e l’anima, si sottopone per ore a ogni genere di agonia, si tagliuzza, si brucia, spinge il pubblico a ferirla, umiliarla, spinge soprattutto la propria resistenza oltre ogni limite fisico o psicologico. È piena di cicatrici e ferite. Poi, quando scende dal palco, corre a casa, perché alle dieci di sera scatta il coprifuoco e, se non arriva in tempo, la madre la picchia fino a farla sanguinare, che in confronto le sue performance sembrano una barzelletta. La ragazza si chiama Marina Abramović, si è autodefinita “Grandmother of performance art”, anche se lei ora preferisce chiamarsi guerriera della performance. Il suo corpo, con cui ha frantumato schemi e convenzioni, è il suo primo strumento di libertà culturale e sessuale. Il suo motto: “Se mi dici di no, è soltanto l’inizio”.
Ospite della puntata: Barbara Alberti

Om Podcasten

di Michela Murgia e Chiara Tagliaferri con l’aiuto prezioso di Dario Nesci Questa serie è realizzata in collaborazione con Lavazza, Valentino e VeraLab. La madre è sempre certa e nella vita ce n’è una sola, o almeno questo è quello che abbiamo imparato a pensare. Con questa stagione la casa delle donne fuori dagli schemi affronta il tema della maternità attraverso le storie di dieci Morgane che l’hanno interpretata fuoriuscendo dagli stereotipi rassicuranti e dai legami biologici. Un viaggio in cui le autrici scoperchiano un mondo liberante mostrando alternative, tutte diverse, nel quale nessuna è una madre migliore o peggiore delle altre, per restituire un’esperienza più rappresentativa che ci riguarda tutti. Illustrazione di MP5