Episodio 8: Corpi di guerra

La macchina istituzionale della giustizia non è riuscita a dare una risposta davvero chiara e definitiva alla domanda che aleggia da sempre sulla vicenda che abbiamo raccontato: perché? E allora sentiamo di dover tornare Bosnia. Il nostro obiettivo è ormai chiaro: cercare la verità. Ripercorrendo le strade che i cinque hanno percorso durante quel 29 maggio, in una Bosnia desolata che fatica a fare i conti con quanto accaduto trent’anni fa, cerchiamo l’unica persona che può rispondere alle nostre domande in modo definitivo: Paraga.See omnystudio.com/listener for privacy information.

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29 maggio 1993. Siamo nel cuore del conflitto che sta distruggendo la ex-Jugoslavia. Un convoglio costituito da cinque volontari italiani sta trasportando aiuti umanitari per la popolazione: i loro nomi sono Sergio Lana, Fabio Moreni, Guido Puletti, Christian Penocchio, Agostino Zanotti. Improvvisamente il convoglio viene fermato da un gruppo armato lungo una strada soprannominata Diamond Route, Strada dei diamanti: è comandato dal bosniaco conosciuto come Paraga, al secolo Hanefjia Prijć. Sembrerebbe uno dei tanti gruppi della zona che depredano convogli umanitari…ma, questa volta, qualcosa va storto. In tre non torneranno a casa: saranno gli unici pacifisti occidentali rapiti e giustiziati a sangue freddo durante quel tragico conflitto. Perché uccidere delle persone disarmate che portano aiuti?  Chi è veramente Paraga? Come mai gli esecutori materiali non verranno mai identificati? "Nessun movente, cronaca di un eccidio" è la storia di quel 29 maggio, ma anche di un’inchiesta sulle reali ragioni di quel crimine, che, a distanza di trent’anni e nonostante due processi, resta senza spiegazione.