4. E ALLORA SOROS?

Il finanziere ebreo ungherese George Soros è lo spauracchio più citato dai complottisti di tutto il mondo, il nemico pubblico numero uno della destra transnazionale. Questo lo sanno tutti. Molte meno persone sanno invece che la teoria anti-sorosiana è stata costruita a tavolino. Gli autori sono due spin doctor americani con una lunga esperienza di campagne elettorali negli Usa, che furono consigliati a Viktor Orban, che cercava di essere rieletto per il suo secondo mandato, dal suo amico Benjamin Netanyahu durante una visita in Israele. E da lì, è diventata un must per l’estrema destra internazionale.See omnystudio.com/listener for privacy information.

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Le teorie del complotto sono ovunque. Senza che ce ne accorgessimo, hanno travalicato in questi ultimi anni la bolla di quei bizzarri mattacchioni nella quale, per diverso tempo, erano rimaste confinate. Hanno esondato e i loro rivoli si insinuano oggi tra le pieghe dei mezzi di informazione, sui social, nei discorsi dei politici, nelle chiacchiere in famiglia o tra amici, si diffondono nelle chat dei nostri smartphone.Una marea che cresce lentamente ma inesorabilmente. Meloni e Salvini che attaccano George Soros, Donald Trump che parla di mangiatori di gattini, Bill Gates che vuole mettere le mani sui piani pandemici dell'Oms. C'è chi le considera posizioni tutto sommato condivisibili, chi invece tesi inaccettabili e da contrastare. Comunque la pensiate, sono tutte schegge di teorie cospirative che irrompono nel dibattito di tutti i giorni. Spesso senza che neanche ce ne accorgiamo.   “Non è vero niente”, il podcast di Pietro Salvatori per Huffpost, nasce da una newsletter settimanale sulle fantasie cospirazioniste (ci si può iscrivere qui) ed è un salvagente per rimanere a galla mentre la tempesta, là fuori, incalza. Ogni giovedì, una nuova puntata.