Armin Meiwes - Dentro la mente del “Cannibale Gentile”

Tecnico informatico di Berlino, Armin Meiwes, ha confessato nel marzo 2001 di aver evirato, ucciso, eviscerato, dissezionato e mangiato parti di un uomo, un ingegnere di 43 anni, Bernd Brandes, che aveva risposto al suo annuncio sul web in cui si cercavano “volontari” da uccidere e poi mangiare. Il tutto filmato dallo stesso Meiwes. Nel decidere la condanna, il giudice aveva inizialmente respinto però come capo d'imputazione quello dell'omicidio, per il quale il cannibale sarebbe stato condannato ad almeno 15 anni di reclusione, essendosi Brandes presentato volontariamente. In Germania nessuna legge proibisce espressamente il cannibalismo tra adulti consenzienti. E su questo ha puntato la difesa di Meiwes nel nuovo processo, sottolineando che è un tabù ma non è illegale. Ma come è finito il processo al cannibale gentile? E soprattutto cosa ha spinto Armin Meiwes e la sua vittima a compiere questo orrido rituale di morte? Ne parliamo insieme a Laura Scaramozzino, editor, coach letteraria, nonché autrice premiata di novelle e romanzi noir. Iscriviti al gruppo Telegram per interagire con noi e per non perderti nessuna delle novità in anteprima e degli approfondimenti sulle puntate: https://t.me/LucePodcast Se vuoi ascoltarci senza filtri e sostenere il nostro lavoro, da oggi è possibile abbonarsi al nostro canale Patreon e accedere a contenuti bonus esclusivi tramite questo link: patreon.com/LucePodcast

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