Scompenso cardiaco: scoperto il meccanismo autoimmune responsabile della progressione della malattia
Lo scompenso cardiaco non ischemico, ovvero non causato da infarto, è stato a lungo considerato come una malattia meccanico-metabolica: il muscolo cardiaco, anche a causa dell’età o per via di restringimenti vascolari che ne aumentano lo sforzo, fatica a pompare il sangue in circolo. Secondo uno studio pubblicato su Circulation Research, a guidare la progressione della patologia ci sarebbe una reazione autoimmune. A Obiettivo Salute il commento di Marinos Kallikourdis, professore associato di Humanitas University e responsabile del Laboratorio di Immunità Adattiva, che con Gianluigi Condorelli, professore ordinario di Humanitas University, Direttore del Programma di Ricerca in Cardiologia e del Cardio Center di IRCCS Istituto Clinico Humanitas, hanno guidato lo studio.