2. SIAMO PARI
Per la prima volta nella storia dei Giochi le quote di ingresso per gli atleti sono spaccate a metà e la rappresentanza di genere è divisa al 50 per cento esatto: 5250 qualificazioni disponibili per gli uomini e 5250 per le donne. Solo che parità non è sinonimo di uguaglianza. Questi numeri vanno protetti e nutriti per arrivare a uno sport senza distinzioni. Nelle competizioni è già così, nella politica che ci sta dietro un po’ meno. Anche se passare da qui, da questo 50 per cento pieno, era necessario ed è senza dubbio un traguardo da celebrare.See omnystudio.com/listener for privacy information.