Ep. 33: un matrimonio che non si doveva fare.

Anna ha 21 anni e da 3 è sposata con il ventireenne Dario.

Si sono conosciuti in Puglia ma da qualche tempo vivono a Torino, in collina.Siamo nel 1961, ma questa sembra una storia ambientata cento anni prima. Anna e Dario si trasferiscono in un bilocale ricavato in un sottotetto in corso Chieri 168, frazione Reaglie. Lui viene assunto per un’azienda che produce mobili per ospedali e lei lavora ad ore a servizio da alcune famiglie della zona, anche perché la maggior parte del tempo resta in casa ad accudire i due figli che ha avuto la coppia, Vittorio e Ornella. La ragazza, sostanzialmente, vive murata dentro l’alloggio. Dario, pur giovane, ha assorbito totalmente la cultura patriarcale d’allora del suo luogo d’origine, le sue rigidità, le sue leggi non scritte. Anna non può uscire se non accompagnata, deve coprirsi il più possibile, non deve dare confidenza a nessuno. Per il marito risulta sconveniente che alla consorte vada di fumare o che osasse chiedere di essere accompagnata a ballare, reprimendo ogni sintomo di ribellione a suon di schiaffoni.

Un matrimonio che non si doveva fare. E che finirà malissimo.



Si ringraziano i Quiete per averci permesso di utilizzare il loro brano Gocce come intro e outro.

Om Podcasten

Un'infinita serie di targhe sui muri, giardini e vie dedicate alla memoria. Una città sfigurata dal terrorismo, dalle gambizzazioni, dagli attentati, dagli omicidi. Da bande di pistoleri autoctoni, da serial killer venuti da lontano, o, fuor di metafora, dall'aereo della più grande squadra di calcio italiana della storia che squarcia in due la basilica di Superga. La città di Gustavo Rol, delle fantasie di Dario Argento ma anche della realtà fatta di mafie, stragi nazifasciste e di morti senza un perché. La metà oscura della prima capitale d'Italia. Benvenuti in Ombre su Torino.