Ep.8: Fede

Ultima tappa del cammino: arrivo a Padova! Durante questo ultimo tratto, Pietro parla di fede e libertà religiosa con la studentessa di Scienze filosofiche Cinzia Cogliati. Federico Taddia racconta la storia dello studente (di fantasia) Iacomus e dello studente (realmente esistito) Pomponio de Algerio, ucciso dall’inquisizione a metà del 1500 proprio a causa del suo credo religioso. La missione degli Ottocento anni si conclude con l’arrivo a Padova: 161 chilometri di storia e di storie, tra passato e futuro.

Om Podcasten

Nel 1222 un gruppo di studenti lasciò l’Università di Bologna e arrivò a Padova alla ricerca di maggiore libertà. Nacque così l’Università degli Studi di Padova, fra i più antichi atenei del mondo, che ottocento anni dopo ha deciso di celebrare questo anniversario ripercorrendo lo stesso cammino che fecero gli studenti del 1222: 161 chilometri in cui l’ex studente Pietro Osti parla di passato, presente e futuro e di temi come libertà, violenza, viaggi, fede e molto altro insieme agli studenti di oggi. Arricchiscono il viaggio i racconti sulle vite degli studenti dell’antichità, letti dal giornalista e divulgatore scientifico Federico Taddia: i protagonisti di queste storie sono di fantasia, ma le vicende narrate sono ricostruite con rigore storico. Credtis: Ottocento è una serie podcast di Chora Media e Università di Padova con la partecipazione di Federico Taddia. Scritta da Ilaria Orrù e Pietro Osti con il supporto di Amedeo Gheller. Voce e autore delle interviste Pietro Osti. Assistente di produzione e fonico di presa diretta è Francesca Bastianon. Le registrazioni in studio sono a cura di Emanuele Moscatelli. La post produzione e il sound design sono di Cristiano Lo Mele. I producer sono Monia Donati, Marco Paltrinieri, Marika Favaretto e Carlotta Gusso. La cura editoriale è di Sara Poma e Gioia Lovison. Le musiche addizionali sono su licenza Machiavelli Music e Universal Music Publishing Ricordi srl. La serie è inserita nelle Celebrazioni dell'Ottocentenario dell'Università di Padova; supervisione di Telmo Pievani e Gioia Grigolin.