Ep.3: Il silenzio

Il garante dei detenuti di Napoli Pietro Ioia ha aperto la porta del reparto Nilo per squarciare il silenzio. Per superare la versione ufficiale che si è sedimentata e stratificata nell’opinione pubblica. E in parte ci riesce. Allo stesso tempo, il giornalista cerca le prove di quei racconti, i riscontri. Ma attorno trova solo indifferenza tranne la voce di Ilaria Cucchi, la donna che già dieci anni prima non aveva accettato il silenzio. C’è anche un altro che ha preso parte e non si è girato: Samuele Ciambriello, il garante dei detenuti della Campania, proprio lui aveva presentato la denuncia in procura. Dopo diverse insistenze si apre una crepa nel muro di omertà del Ministero della giustizia.See omnystudio.com/listener for privacy information.

Om Podcasten

Il 6 aprile 2020, nel carcere Francesco Uccella di Santa Maria Capua Vetere, Campania, Italia, avviene il più grave pestaggio collettivo di detenuti mai accaduto nel nostro Paese. Decine di poliziotti penitenziari si rendono protagonisti di un'orrenda mattanza. Segue un depistaggio raffinatissimo: agenti infedeli fotografano bastoni e pentolini per simulare la reazione scomposta dei detenuti, con lo scopo di giustificare l'intervento e la mano pesante. Si utilizzano perfino referti falsi per dimostrare le contusioni riportate per sedare la rivolta. “Ma quale rivolta” urlerà il primo testimone, “ci hanno riempito di botte”. In questo podcast Nello Trocchia, giornalista d'inchiesta, ripercorre i fatti di quell'aprile del 2020 smontando le bugie del potere, le menzogne del governo e svelando il pestaggio e il depistaggio. Un'inchiesta che è fatta di racconti e incontri. Come quello inaspettato in un paesino del centro Italia con una fonte che non parla, chiede silenzio e appunta su un fogliettino una scritta: "Sui video cautela, cautela massima". Ma la pubblicazione di quei video ha riscritto quel 6 aprile 2020 e "sbugiardato il potere". E sbugiardare il potere è il mestiere di un giornalista.