8. Austria, Olanda. La rabbia degli attivisti e l’orgoglio degli agricoltori

Cosa significa, oggi, essere «verdi» in Europa? In Austria gli attivisti per il clima come Lena Schilling entrano nel partito dei Verdi, che ha quarant’anni di storia, mentre gli ex studenti dei Fridays for Future, a cinque anni dagli scioperi scolastici, si alleano con i sindacati e gli autisti dei mezzi pubblici. Ma c’è anche il «fianco radicale», incarnato dal movimento Ultima Generazione, che cerca di scuotere il dibattito politico con azioni «antipatiche», imbrattando i quadri o bloccando strade.  Nei Paesi Bassi, secondo esportatore di prodotti agricoli al mondo, gli allevatori si oppongono alle rigide regole fissate dai politici di città «lontani dalla campagna», che prevedrebbero l’abbattimento di circa la metà dei capi di bestiame, sostenendo un partito nuovo come il BBB, il movimento dei contadini cittadini. Qui il termine «polder», oltre ai terreni sottratti al mare, può riferirsi al pragmatismo di trovare soluzioni: scientifiche o di compromesso. Un modello, oggi in crisi, da cui i Paesi Bassi — e l’Europa — possono ripartire.Con Alessandra Coppola, Marilisa Palumbo, Matteo Castellucci.Il progetto è stato cofinanziato dall'Unione europea nel quadro del programma di sovvenzioni del Parlamento europeo nell'ambito della comunicazione. Il Parlamento europeo non ha partecipato alla sua preparazione e non è in alcun modo responsabile delle informazioni o dei punti di vista espressi nel quadro del progetto, né si considera da essi vincolato. Gli autori, le persone intervistate, gli editori o i distributori del programma ne sono gli unici responsabili, conformemente al diritto applicabile. Inoltre il Parlamento europeo non può essere ritenuto responsabile di eventuali danni diretti o indiretti derivanti dalla realizzazione del progetto.

Om Podcasten

Le elezioni europee di giugno decideranno in che direzione andremo nei prossimi cinque anni. Con una pandemia e una guerra dentro i confini del Continente, il mondo è cambiato dal voto del 2019. Che Europa siamo, e che Europa diventeremo? La redazione Esteri del Corriere e i suoi corrispondenti hanno cercato una risposta viaggiando insieme ai fotografi di Prospekt da un punto all’altro dell’Unione per raccontare i grandi temi del dibattito politico e sociale: le cose che ci uniscono e quelle che ci dividono, le buone e le cattive pratiche, i problemi che ci riguardano tutti, le soluzioni che possono diventare comuni. “Questa è l’Europa” è un progetto lungo dieci settimane, declinato in tutte le piattaforme del Corriere della Sera: oltre a questa serie podcast, sul giornale e sul web.Questa è l'Europa è un podcast della redazione Esteri del Corriere della Sera scritto da Alessandra CoppolaDirezione artistica: Samuele PellecchiaProducer: Francesco MerliniMix, Sound Design e musiche originali: Federico ChiariCoordinamento: Francesco GiustiAudio in presa diretta per la prima puntata: Pietro MasturzoIl progetto è stato cofinanziato dall'Unione europea nel quadro del programma di sovvenzioni del Parlamento europeo nell'ambito della comunicazione. Il Parlamento europeo non ha partecipato alla sua preparazione e non è in alcun modo responsabile delle informazioni o dei punti di vista espressi nel quadro del progetto, né si considera da essi vincolato. Gli autori, le persone intervistate, gli editori o i distributori del programma ne sono gli unici responsabili, conformemente al diritto applicabile. Inoltre il Parlamento europeo non può essere ritenuto responsabile di eventuali danni diretti o indiretti derivanti dalla realizzazione del progetto.