Episodio 1: Una donna che lavora non è più una donna

Nel 1860 il legislatore francese Jules Simon disse che “una donna che lavora non è più una donna”. C’è però un equivoco di fondo: le donne, in qualsiasi epoca storica, hanno sempre lavorato. Il “problema” è sorto quando hanno iniziato ad accedere a posti di lavoro visibili e riconosciuti. La prima tappa di questo viaggio nel lavoro femminile inizia nel Risorgimento, con il mestiere dell’infermiera. La professoressa Rossella Certini racconta la figura di Jessie White, giornalista e infermiera nata in Inghilterra, grande sostenitrice della causa italiana. Passando attraverso i primi anni del Novecento insieme alla storica del lavoro Fiorella Imprenti, ospite fissa di questo podcast, arriviamo alle crocerossine della Prima Guerra Mondiale, che si sono distinte per il loro eroismo passato spesso sotto silenzio.

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Nel 1860 il legislatore francese Jules Simon disse che “una donna che lavora non è più una donna”. C’è però un equivoco di fondo: le donne, in qualsiasi epoca storica, hanno sempre lavorato, ma spesso lo hanno fatto senza tutele e riconoscimenti. Questa disparità si esprimeva anche con le parole: “Signorine”, ad esempio, è il modo in cui venivano chiamate fino a non molto tempo fa impiegate e segretarie nei documenti ufficiali. In questo podcast esclusivo di Intesa Sanpaolo e Chora Media, condotto da Serena Dandini, ogni episodio si focalizza su una professione, ricostruita attraverso le testimonianze delle ospiti di puntata e attraverso i materiali di diversi archivi, tra cui i documenti dell’Archivio Storico di Intesa Sanpaolo. Parleremo di infermiere, dattilografe, art director, ingegnere, ma anche di alcune tappe della storia del lavoro femminile in Italia. Ricordando che quelle “Signorine” che si sono barcamenate fra pregiudizi e discriminazioni di ogni tipo, in fondo, volevano solo lavorare in pace.