I nuovi impianti a ossicombustione

Sappiamo tutti quanto sia difficile il rapporto sul territorio tra opinione pubblica e impianti di smaltimento rifiuti. Tra questi impianti troviamo inceneritori e termovalorizzatori, che adesso sono al centro dello scontro politico. Ed è per questo che dedichiamo la puntata a una tecnologia emergente, che potrebbe rappresentare una concreta alternativa all'incenerimento e anche una via di uscita rispetto alla accettabilità di un passaggio che è inevitabile per chiudere il ciclo, la cui unica alternativa finisce per essere l'ancor meno apprezzata discarica. Stiamo parlando della ossicombustione: è stato autorizzato in Italia il primo impianto a ossicombustione per il trattamento dei rifiuti, mentre un altro è in via di autorizzazione. Se procederemo rapidamente con la sua realizzazione, sarà anche il primo impianto d'Europa. L'ossicombustione è una combustione che, diversamente da quella tradizionale, avviene in un'atmosfera di ossigeno puro ad alta pressione: un processo che produce dei residui molto meno inquinanti e che possono perfino dimostrarsi prodotti utili. Parliamo inoltre di impianti molto più piccoli, a parità di rifiuti smaltiti, e potenzialmente più economici, sia nella costruzione che nella gestione. Cerchiamo di capirne di più con l'aiuto di Michele Notarnicola, professore del Politecnico di Bari.

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Un'intervista settimanale per fare il punto sui più importanti filoni di innovazione con alcuni dei massimi esperti italiani: dall'acciaio verde ai robot collaborativi, dalle vertical farm alle applicazioni del grafene, dal futuro del packaging al nucleare di IV generazione, e tanto altro ancora. Ascolta anche il programma in diretta, in onda su Radio 24 da lunedì a giovedì alle 20:55