Energia dal magma: dalla fantascienza alla realtà - 1ª parte

In uno dei romanzi di Isaac Asimov si immagina un pianeta i cui abitanti producono tutta l’energia di cui hanno bisogno grazie a barre che affondano nel terreno per migliaia di chilometri, fino a raggiungere il nucleo rovente del pianeta per catturarne il calore. Un geotermico estremo, se così vogliamo dire, che almeno per il momento è pura fantascienza.Tuttavia non è fantascienza l’idea di ricavare energia dal magma. I primi studi sono in corso, particolarmente in Islanda, paese che già ricava il 65% dell'energia dalla geotermia e dove, nel 2009, per errore, è stata perforata per la prima volta una camera magmatica. Ora il prossimo passo sarà una perforazione volontaria, prevista per il 2026. Ne parliamo con Paolo Papale, ricercatore dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia.

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Il drammatico uno-due della pandemia seguita dal conflitto in Ucraina ha contribuito dolorosamente a un passaggio culturale importante, facendoci finalmente realizzare che la transizione ecologica è uno strumento per conseguire una maggiore indipendenza dalle importazioni di materie prime, energia e semilavorati, da cui le economie europee sono estremamente indipendenti. Le soluzioni proprie della crisi ecologica (dalle fonti rinnovabili al ciclo idrico integrato, dall'economia circolare alla fusione nucleare) si rivelano infatti essere ciò che serve per affrontare la crisi geo-politica, energetica ed economica che ci attanaglia.Lo speciale estivo di Smart City "La transizione ecologica in tempo di crisi" racconta i punti di contatto tra le crisi del nostro tempo, e la ricerca di possibili soluzioni comuni, affrontando temi quali la gestione dell'acqua, le opportunità offerte dalle energie forestali e marine, le sfide dei sistemi di stoccaggio energetico sostenibili e della fusione nucleare.Scopri il podcast originale  Smart City XL