Il destino delle bio-plastiche - 1ª Parte

In occasione di Ecomondo, in corso in questi giorni a Rimini, torniamo su un tema che abbiamo già toccato periodicamente in passato: il destino delle bio-plastiche e, più precisamente, delle plastiche compostabili a fine vita. Metà di queste ancora oggi non vengono compostate insieme ai rifiuti organici. Le ragioni sono molteplici e dipendono sia dalla qualità della raccolta che dalla qualità del trattamento di compostaggio. Biorepack, il consorzio per la promozione degli imballaggi in bioplastica, è impegnato a ridurre questo fenomeno di dispersione. A tal fine, ha commissionato all’Università di Tor Vergata un’analisi che, a partire dai dati ISPRA, ha preso in considerazione le performance dei 112 principali impianti di compostaggio italiani. Ne parliamo con Marco Versari, Presidente di Biorepack.

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Il drammatico uno-due della pandemia seguita dal conflitto in Ucraina ha contribuito dolorosamente a un passaggio culturale importante, facendoci finalmente realizzare che la transizione ecologica è uno strumento per conseguire una maggiore indipendenza dalle importazioni di materie prime, energia e semilavorati, da cui le economie europee sono estremamente indipendenti. Le soluzioni proprie della crisi ecologica (dalle fonti rinnovabili al ciclo idrico integrato, dall'economia circolare alla fusione nucleare) si rivelano infatti essere ciò che serve per affrontare la crisi geo-politica, energetica ed economica che ci attanaglia.Lo speciale estivo di Smart City "La transizione ecologica in tempo di crisi" racconta i punti di contatto tra le crisi del nostro tempo, e la ricerca di possibili soluzioni comuni, affrontando temi quali la gestione dell'acqua, le opportunità offerte dalle energie forestali e marine, le sfide dei sistemi di stoccaggio energetico sostenibili e della fusione nucleare.Scopri il podcast originale  Smart City XL