Un orologio per misurarli tutti

Gli scienziati non sono mai contenti: per quanto precisa sia una misura, salta sempre fuori un motivo per cui ne servirebbe una ancora più precisa. Così per esempio, se parliamo di misurare il tempo, la sbalorditiva precisione e stabilità dei più sofisticati orologi atomici oggi esistenti (che perdono un secondo ogni 30 miliardi di anni) sembra ancora non bastare. Per questo ha suscitato grande entusiasmo uno studio pubblicato su Physical Review Letters, in cui un gruppo di ricercatori tedeschi e austriaci ha posto le basi per un orologio atomico ancora più preciso, che potrebbe aiutarci a risolvere alcuni dei più grandi enigmi della fisica moderna. E sebbene del lavoro resti ancora da fare, sembra ci siano pochi dubbi sulla possibilità di arrivare al primo prototipo funzionante nei prossimi anni. Ce lo racconta Davide Calonico, responsabile della divisione di Metrologia Quantistica all’Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica (INRIM).

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Il drammatico uno-due della pandemia seguita dal conflitto in Ucraina ha contribuito dolorosamente a un passaggio culturale importante, facendoci finalmente realizzare che la transizione ecologica è uno strumento per conseguire una maggiore indipendenza dalle importazioni di materie prime, energia e semilavorati, da cui le economie europee sono estremamente indipendenti. Le soluzioni proprie della crisi ecologica (dalle fonti rinnovabili al ciclo idrico integrato, dall'economia circolare alla fusione nucleare) si rivelano infatti essere ciò che serve per affrontare la crisi geo-politica, energetica ed economica che ci attanaglia.Lo speciale estivo di Smart City "La transizione ecologica in tempo di crisi" racconta i punti di contatto tra le crisi del nostro tempo, e la ricerca di possibili soluzioni comuni, affrontando temi quali la gestione dell'acqua, le opportunità offerte dalle energie forestali e marine, le sfide dei sistemi di stoccaggio energetico sostenibili e della fusione nucleare.Scopri il podcast originale  Smart City XL