Acciaio di Stato, un passato pesante e un futuro incerto
Nella notte di Natale del 1968, per la prima volta, un Papa celebrò la messa in uno stabilimento: era l’Ilva di Taranto. In quegli anni, l’acciaieria raddoppiava la sua capacità produttiva a 11 milioni e mezzo di tonnellate. Oggi ne produce 3. E lo Stato, dopo le privatizzazioni degli anni Novanta e il commissariamento, vuole tornare a comandare. Quale futuro per Taranto?See omnystudio.com/listener for privacy information.